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L'OSPITEVotazioni del 12 febbraio: 2 SÌ e 6 NO

04.02.17 - 20:00
Giovani UDC Ticino
tipress
Votazioni del 12 febbraio: 2 SÌ e 6 NO
Giovani UDC Ticino

Il comitato cantonale dei Giovani UDC Ticino ha preso posizione sui prossimi tre temi in consultazione federale e sui quattro in consultazione cantonale.

A livello federale i Giovani UDC Ticino all’unanimità invitano la popolazione a respingere con un deciso NO il decreto federale per la naturalizzazione agevolata degli stranieri. Infatti il nostro movimento non approva la politica di svendita del passaporto rossocrociato che il consiglio federale ha purtroppo intrapreso da alcuni anni, in quanto si rischierebbe di perdere i valori e le identità culturali che da secoli distinguono il nostro paese. Per i Giovani UDC è importante che si verifichi attentamente anche tra gli stranieri di terza generazione che le condizioni per ottenere il passaporto siano rispettate.

SI convinto anche a sostegno del credito FOSTRA, senza il quale vitali progetti come il collegamento Locarno-Bellinzona non verrebbero nemmeno presi in considerazione dall’amministrazione federale. SI non unanime anche per la Riforma III delle Imprese: pur comprendendo alcune perplessità per le immediate mancanze di entrate per i comuni, il partito è convinto che questa strategia a medio lungo termine porterà benefici finanziari non solo alle imprese, ma pure alla popolazione, in quanto molte imprese saranno incentivate a restare ed ampliarsi in Svizzera, creando in questo modo nuovi e importanti posti di lavoro.

A livello cantonale i Giovani UDC Ticino si sono espressi contro tutti e quattro i referendum sostenuti dalle aree di sinistra, e invitano pertanto a votare quattro SI ai temi posti in consultazione. Infatti pur riconoscendo la sensibilità sulle questioni in votazione, il nostro partito è dell’idea che per riuscire ad arrivare entro medio termine a un bilancio di pareggio sono necessari tagli lineari in tutti i settori dell’amministrazione cantonale, settore della giustizia e delle prestazioni sociali compresi. Riteniamo inaudito e preoccupante il fatto che da ormai decenni il debito complessivo del Cantone continui paurosamente ad aumentare, senza nessun apparente controllo.

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