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OSPITE«Caviale per gli azionisti a spese della popolazione»

21.12.16 - 17:00
Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa (USS-Ti)
«Caviale per gli azionisti a spese della popolazione»
Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa (USS-Ti)

Oggi il Consiglio di Stato ha presentato le misure che intende adottare per rendere meno dolorosa la Riforma III dell’imposizione delle imprese. Dopo decenni di tagli nelle politiche sociali si afferma di voler accompagnare il futuro regalo fiscale per gli azionisti con misure a favore della socialità. Questa proposta sembra una mossa di marketing per addolcire una pillola molto amara. In un Cantone come il Ticino dove cresce la povertà e il precariato, la prima conseguenza della Riforma III sarà una maggiore disuguaglianza sociale.

Non dimentichiamo che la precedente Riforma II era stata annunciata dall’allora Consigliere federale Merz con un costo per la collettività di 900 milioni, per poi scoprire che nella realtà si è trattato di diversi miliardi regalati ai grandi managers, con conseguenti tagli nel sociale e peggioramenti dei servizi pubblici. Lo aveva confermato anche il Tribunale federale: la popolazione era stata ingannata. Per la nuova edizione della riforma fiscale, in votazione il 12 febbraio, le Autorità non vogliono esporre cifre chiare mentre l’Unione sindacale svizzera ha calcolato che le perdite per Confederazione, Cantoni e Comuni saranno di almeno 3 miliardi di franchi. E il conto lo pagherà la popolazione. La propaganda dei favorevoli, fatta a suon di quattrini, punta come al solito sulla minaccia della perdita di posti di lavoro, strategia classica utilizzata dagli ambienti economici per indurre a votare a loro favore.

In realtà, se dovesse passare la Riforma III si deve temere un aumento della disoccupazione effettiva. Se la riforma fosse attuata come vogliono i suoi fautori si entrerebbe in un circolo vizioso. Una diminuzione drastica delle risorse fiscali comporta tagli nella spesa pubblica e provoca un effetto negativo sulle spese del ceto medio e dunque un calo degli utili delle imprese orientate al mercato nazionale. Questa dinamica ha un impatto sulla crescita del tasso di disoccupazione.

In Ticino, il 12 febbraio voteremo anche i già previsti tagli nei sussidi di cassa malati, negli aiuti alle famiglie, nelle risorse per gli anziani e nella giustizia. La Riforma III non farà che portare ulteriori tagli: caviale per gli azionisti e lacrime per tutti gli altri.

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