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OSPITEPer una Svizzera prospera e per impieghi sicuri – Sì alla riforma fiscale il 12 febbraio

29.11.16 - 11:50
Comitato interpartitico “Sì alla riforma fiscale”
Per una Svizzera prospera e per impieghi sicuri – Sì alla riforma fiscale il 12 febbraio
Comitato interpartitico “Sì alla riforma fiscale”

Un vasto comitato interpartitico costituito da rappresentanti del PLR, dell’UDC, del PPD, dei Verdi liberali e del PBD ha presentato ai media gli argomenti a favore della Riforma dell’imposizione delle imprese III. Questa riforma garantisce il successo della Svizzera. Essa preserva l’attrattività e la competitività della piazza economica, ciò che è di importanza decisiva per il tessuto economico svizzero caratterizzato da un’elevata presenza di PMI. La riforma fiscale è il solo mezzo per mantenere in Svizzera delle imprese internazionali importanti e con esse gli impieghi, le entrate fiscali e gli investimenti.

La riforma fiscale è la chiave per il benessere a lungo termine della Svizzera. Una modifica del sistema fiscale è indispensabile: con la riforma fiscale verranno aboliti gli statuti fiscali speciali, che non sono più tollerati a livello internazionale, per essere sostituiti da regole internazionalmente riconosciute. Senza questa riforma si creerebbe una situazione di incertezza giuridica e in materia di pianificazione nociva per le imprese. Inoltre, in mancanza di una riforma fiscale nazionale, i cantoni non disporrebbero degli strumenti e dei mezzi finanziari necessari per attenuare le conseguenze del cambiamento - un no modificherebbe solo le misure accompagnanti l’adeguamento dei sistemi fiscali cantonali. Non fare nulla non è una soluzione.

La riforma fiscale garantisce gli impieghi

La riforma fiscale stabilisce un’imposizione uniforme di tutte le imprese e abolisce i privilegi concessi ad alcuni gruppi di imprese. Le PMI in particolare potranno approfittarne, grazie a tassi di imposizione minori in numerosi cantoni. Molte imprese potranno inoltre beneficiare di un’imposizione agevolata degli utili derivanti dalle attività di ricerca e sviluppo (patent box) oppure dalla promozione della ricerca. Tutto ciò rafforza ulteriormente la ricerca e la piazza economica. La Svizzera ha così la possibilità di introdurre una fiscalità attrattiva a livello internazionale. Essa potrà garantire gli impieghi e crearne di nuovi, a condizione di essere competitiva a livello internazionale. Altrimenti, fino a 24 000 società altamente mobili rischiano di lasciare il paese e di portare con sé 150 000 impieghi. Almeno un numero equivalente di impieghi sarebbe a rischio anche nelle PMI. È la ragione per la quale le PMI, che dipendono dalle ordinazioni delle grandi imprese internazionali, sono direttamente interessate dalla riforma fiscale.

Preservare 5 miliardi di franchi di entrate fiscali

Dal 1990 le entrate della Confederazione in materia di imposizione dell’utile delle imprese sono quadruplicate. Le imprese che beneficiano di statuti speciali ne pagano la metà, ossia quasi 5 miliardi di franchi. La riforma fiscale è la condizione necessaria affinché queste entrate fiscali siano garantite. Senza la riforma si rischierebbe di perdere questi miliardi di entrate. Questi fondi verrebbero a mancare alla

Confederazione, ai cantoni e infine ai comuni. La riforma attribuisce ai cantoni gli strumenti e la libertà di manovra necessari per trovare delle soluzioni su misura. Il federalismo dei cantoni e dei comuni verrà rafforzato: un sì alla riforma fiscale assicura entrate fiscali per miliardi a Confederazione, cantoni e comuni.

Un no non è una soluzione

Il PS ha lanciato il referendum. Tuttavia, i socialisti non hanno un piano B. Se dovessero mancare le entrate fiscali delle imprese internazionali, il PS sarebbe il primo a chiedere degli aumenti d’imposta, a meno che la Confederazione e i cantoni prevedano nuovi programmi di risparmio, che colpirebbero duramente i privati e le PMI. Affinché ciò non si verifichi il successo della riforma fiscale è di fondamentale importanza. Quest’ultima è un compromesso elaborato e condiviso dal Consiglio federale, dal Parlamento così come dai cantoni e dagli ambienti economici. Un sì alla riforma fiscale è decisivo per il futuro della Svizzera.

Nei prossimi mesi il comitato interpartitico “Sì alla riforma fiscale” si impegnerà con tutte le forze per il successo di questa riforma.

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