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L'OSPITEPer la parità salariale negli enti pubblici

07.10.16 - 10:50
Lorena Gianolli, sindacalista VPOD Ticino
Per la parità salariale negli enti pubblici
Lorena Gianolli, sindacalista VPOD Ticino

La «Carta per la parità salariale nel settore pubblico» è stata firmata lo scorso 6 settembre da Confederazione, cantoni e comuni, tra cui il Canton Ticino. Questo documento invita il settore pubblico a utilizzare le proprie competenze e le proprie reti di partenariato in favore della parità salariale. La Carta per la parità salariale sottolinea il ruolo di modello degli enti pubblici ed è stato al centro del secondo incontro nazionale sulla promozione della parità salariale nel settore pubblico voluto dal consigliere federale Alain Berset. Dopo le numerose battute d’arresto agli sviluppi delle politiche sulla parità di genere sembrerebbe quindi finalmente giungere un segnale positivo verso la realizzazione dell’uguaglianza di trattamento tra uomo e donna.

In virtù di questa carta, le parti firmatarie si impegnano su cinque direttive. Sensibilizzare alla legge federale sulla parità dei sessi le collaboratrici e i collaboratori implicati nel processo di fissazione degli stipendi e di valutazione delle funzioni, così come in quello di reclutamento, formazione e avanzamento del personale.

Procedere, nella pubblica amministrazione, a una verifica regolare della parità salariale per mezzo di uno standard riconosciuto.

Incoraggiare gli enti parastatali a effettuare verifiche regolari della parità salariale per mezzo di uno standard riconosciuto.

Far rispettare, nel quadro degli acquisti pubblici e/o sussidi, la parità salariale introducendo dei meccanismi di controllo.

Informare sui risultati concreti di questo impegno, segnatamente partecipando al monitoraggio effettuato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra uomo e donna.

L’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo offre sul sito Internet www.parita-svizzera.ch uno spazio dedicato alla Carta con utili informazioni e diversi strumenti per agevolare i firmatari nella concretizzazione del loro impegno.

Il gruppo donne USS Ticino e Moesa accoglie favorevolmente quest’iniziativa della Confederazione, attraverso la quale intende porsi come modello per la promozione dell’uguaglianza professionale e per l’attuazione effettiva del principio costituzionale e del valore cardine secondo cui «uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di egual valore». Ora bisogna applicarla!

La discriminazione di genere non è più tollerabile e la realizzazione dell’uguaglianza sostanziale fra uomo e donna dev’essere un obiettivo chiave a cui tutte le società devono aspirare.

Auspichiamo che il Consiglio di Stato la traduca in pratica in particolare nella nuova classificazione salariale dei dipendenti.

 

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