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L'OSPITEStage estivi e orientamento: sì a un miglior dialogo

10.05.15 - 19:00
di Marco Passalia
Stage estivi e orientamento: sì a un miglior dialogo
di Marco Passalia

Prendo atto con soddisfazione che il DECS - dopo essere stato smentito dall’unanimità del Parlamento - abbia dato seguito alla mia mozione intitolata “Stage estivi per gli studenti delle scuole medie presso ditte ticinesi”. Le premesse non erano delle migliori visto che il Consiglio di Stato non aveva saputo cogliere una proposta di facile applicazione e a costo zero, come peraltro dimostrato in questi giorni con il comunicato stampa firmato dalla direttrice dell’ufficio orientamento scolastico e professionale.

 Una proposta che arriva dal basso: dai ragazzi e a specchio dai genitori nonché dal mondo del lavoro. Se vogliamo dare seguito allo slogan promosso dai giovani popolari democratici “Un giovane, un lavoro” - certamente condivisibili da tutti - dobbiamo insistere sulla politica concreta dei piccoli passi senza timore di fare autocritica o di ripensare certe mansioni. In questo senso anche sull’orientamento professionale ritornerò nei prossimi giorni chiedendo di inserire in maniera più chiara il principio dell’opportunità reale di lavoro.

È risaputo che l’offerta di stage e i momenti di orientamento sono numerosi da settembre a giugno (anche se di brevissima durata), ma è altrettanto vero affermare che durante l’anno scolastico - già
molto intenso per i mille impegni dei ragazzi - molti genitori non sono propensi a sottrarre giorni di scuola ai propri figli per uno o più stage orientativi in azienda. Chiedendo ai servizi cantonali di promuovere sistematicamente stage estivi, potremo permettere agli allievi di scuola media di svolgere durante l’estate delle esperienze in azienda strutturate, ben programmate e di una certa durata. In questo modo, gli allievi che frequentano la terza media potranno trascorrere un periodo prolungato in azienda, partecipando in maniera attiva alla vita dei vari settori artigianali, produttivi e amministrativi. Scopo ultimo di questi stage estivi è quello di far vivere ai giovani un'esperienza che li possa aiutare nella scelta del loro futuro. Allo stesso momento potranno essere promosse tutte quelle professioni meno note in cui vi sono interessanti sbocchi per i nostri giovani.

Infatti, la realtà professionale ticinese è molto variata ed interessante, ma alcune professioni rimangono nascoste rispetto ai posti di lavoro più conosciuti e desiderati dall’opinione pubblica. Infatti, non solo domina l’impressione che determinate professioni siano considerate di serie B, ma addirittura non si è a conoscenza delle potenzialità di molte occupazioni sia in termini di competenze che di remunerazione.

Concludo invitando il DECS a parlare in maniera sistematica e diretta con il mondo del lavoro (associazioni di categoria, aziende e i loro rispettivi rappresentanti). Questo è un invito che vale innanzitutto per la promozione degli stage estivi dove in base alla mia conoscenza vi sono moltissime aziende pronte ad accogliere scolari in vacanza (a cominciare dal mio posto di lavoro). Lo stesso discorso va applicato anche nell’ottica di rivedere l’orientamento professionale. Infatti, solo grazie al contatto con il mondo del lavoro i nostri giovani potranno cogliere le reali opportunità professionali attualmente non occupate.

Marco Passalia

Deputato in Gran Consiglio, PPD+GG

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