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ITALIAUn anno senza Lucio Dalla tra musica e ricordi

27.02.13 - 18:17
Il primo marzo del 2012 moriva a Montreux il cantautore bolognese
Foto Keystone
Un anno senza Lucio Dalla tra musica e ricordi
Il primo marzo del 2012 moriva a Montreux il cantautore bolognese

BOLOGNA - Un anno di vuoto puntellato da tante iniziative. Non per tenerne vivo il ricordo, non ce ne sarebbe bisogno. Ma, forse, per sopportarne meglio l'assenza. È stato un anno lungo per Bologna quello senza Lucio Dalla, morto all'improvviso a Montreux (VD), lontano dalla sua città, il primo marzo del 2012. Dodici mesi di celebrazioni che si concluderanno simbolicamente il 4 marzo, con la serata evento in Piazza Maggiore che vedrà tanti nomi importanti della musica e non solo dedicargli un tributo.

Un anno con tante iniziative, piccole e grandi, cercando sempre di mantenere quel profilo senza troppa retorica, che aveva accompagnato la carriera artistica di Dalla. Quasi tutte a pochi metri proprio da quella piazza, da lui ribattezzata a beneficio di tutto il mondo fuori da Bologna, "Piazza Grande". Prima erano stati i giorni del lutto con la folla sotto la sua casa in via D'Azeglio che ne accolse la salma e poi si mise in fila davanti alla camera ardente; quindi, il funerale in San Petronio, chiuso dal "Grazie" spezzato dall'emozione, dell'amico Marco Alemanno.

 

Da quel momento, è stato un lungo ricordo che ha accompagnato tanti giorni della città scorrendo come un fiume sotto la pelle dei bolognesi nei momenti belli e in quelli difficili; nei luoghi della cultura "alta" e allo stadio. La prima occasione per ritrovarsi nuovamente sotto le sue finestre, sotto il balcone dal quale si affacciava, è venuta a un mese esatto dalla morte, quando per la prima volta le note delle sue canzoni risuonarono al tramonto lungo Via D'Azeglio a simulare un ipotetico ritorno verso casa del cantautore. Il suo nome è suonato forte anche quando il dramma del terremoto ha colpito l'Emilia. M

 

Mentre gli artisti davano in musica il loro contributo, sono stati in tanti a ricordare come Dalla fosse nel cuore di tutti e che lui "sarebbe stato il primo a mettersi in gioco per dare una mano". Inevitabile che quando il 25 giugno, nel corso del Concerto per l'Emilia, Gianni Morandi ha intonato le prime note di "Piazza grande", i quarantamila presenti allo stadio Dall'Ara sono esplosi in un fragoroso "Lucio, Lucio, Lucio".

 

Mentre venivano risolte le beghe burocratiche circa la sua eredità e si iniziava a parlare di una fondazione, il suo nome veniva scolpito sul selciato del centro cittadino dentro una stella di marmo nella via del jazz. Dopo i ricordi del suo sodalizio artistico con Roberto Roversi, in occasione della scomparsa del poeta a settembre, tra novembre e dicembre un'altra occasione benefica: la tre giorni di visite alla sua "casa d'artista" organizzata per raccogliere fondi a favore della ricostruzione del municipio di Finale Emilia.

 

I fortunati che sono riusciti ad avere un biglietto hanno così potuto camminare tra lo splendore delle sue stanze nel cuore della città, ammirando opere d'arte contemporanea, presepi e tutti gli oggetti raccolti in giro per l'Italia di cui amava circondarsi. Alla fine, oggi, è quasi il primo marzo del 2013. È quasi passato un anno. E mentre in piazza Maggiore cresce il grande palco che lunedì ospiterà la serata "4 Marzo Lucio Dalla" (tanti gli ospiti di cui si parla, dagli amici Gianni Morandi, Luca Carboni e Stadio a big come il recente vincitore di Sanremo Marco Mengoni, Pino Daniele, Gigi D'Alessio, Renato Zero, i Negramaro e il comico Paolo Rossi tra gli altri) anche dal basso, dai cittadini e dai commercianti della sua strada si pensa a Lucio con una mostra fotografica sulla sua vita nel capoluogo emiliano ospitata nelle vetrine dei negozi.

 

ATS-ANS

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