Cerca e trova immobili

COMANO"A Linea Rossa non è stato tutto rose e fiori"

14.08.12 - 07:32
Conto alla rovescia in vista della nuova stagione dell’apprezzato programma RSI. Il produttore: "Cerchiamo volti nuovi"
RSI
"A Linea Rossa non è stato tutto rose e fiori"
Conto alla rovescia in vista della nuova stagione dell’apprezzato programma RSI. Il produttore: "Cerchiamo volti nuovi"

COMANO – La prima stagione è stata quella della sorpresa, in positivo. Linea Rossa, il programma ‘giovane’ griffato RSI ha raccolto ampi consensi da parte del pubblico della Svizzera italiana. È con simili premesse che il produttore Graziano Regazzoni guarda alla prossima stagione, che scatterà tra un paio di mesi. Proprio in queste settimane si stanno svolgendo i casting per reclutare i giovani, i nuovi protagonisti di Linea Rossa.

Regazzoni, che tipo di giovani state selezionando?
"Ragazzi di età compresa tra i 18 e i 22  anni, che abbiano qualcosa da dire e che lo sappiano comunicare. Devono avere il coraggio di esprimere la propria opinione liberamente. Cerchiamo anche giovani che siano in grado di portare in studio esperienze, testimonianze e vissuti personali. Per annunciarsi c’è tempo fino alla fine di agosto tramite il formulario su www.rsi.ch/linearossa"

Che ne sarà dei ragazzi che hanno affrontato la prima stagione?
"Alcuni ci saranno ancora. Penso soprattutto a coloro che con il passare delle puntate sono diventati veri e propri personaggi. A condurre ovviamente sarà ancora la confermatissima Silvia Spiga".

Cosa ha portato una trasmissione come Linea Rossa al palinsesto RSI?
"Un’occasione di incontro e di dibattito tra giovani. Uno specchio della gioventù di oggi. Da più parti si sentiva la mancanza di uno spazio del genere. E gli adulti si sono potuti rendere conto che anche i ragazzi di oggi hanno pensieri e opinioni".

Novità dal punto di vista della struttura della trasmissione?
"Una in particolare. Ci sarà un ospite in ogni puntata. Una persona adulta che da dietro le quinte seguirà in silenzio il dibattito dei ragazzi, per poi esprimersi alla fine. È stato il pubblico a manifestare questa esigenza. Si diceva che i ragazzi discutevano, sì, ma alla fine mancava una figura che potesse in un certo senso dare loro consigli su questa o su quella tematica. L’ospite non avrà la funzione del moralizzatore. Semplicemente è un adulto che si mette a disposizione dei giovani".

Quando si parte?
"Il 7 di ottobre. Si registra al sabato pomeriggio e si va in onda alla domenica sera, alle 22.40 su RSI 2, e al lunedì sera alle 20 sempre sulla stessa rete. Al mercoledì invece Linea Rossa è in radio, su Rete Tre, all’interno di Baobab, alle 17"

Perché avete cancellato la messa in onda della domenica alle 13?
"Non è stata cancellata, abbiamo semplicemente cercato una collocazione più adatta alla fascia di età a cui ci rivolgiamo. Alla domenica alle 13 la maggior parte dei giovani non è ancora davanti alla tv".

Lo scorso anno, in 30 puntate, vi è capitato di censurare qualcosa?
"No. Però alcune frasi dette dai ragazzi sono state male interpretate da qualcuno del pubblico. Capita".

Linea Rossa tratta anche temi piuttosto scottanti, tabù. Come vivono questo aspetto i ragazzi?
"Con spontaneità. E noi adulti ci siamo accorti che ciò che è tabù per noi non per forza lo deve essere anche per i ragazzi".

A Linea Rossa sono nate anche belle amicizie. Conferma?
"Sì, è vero. Ma non bisogna fare sembrare che fosse tutto rose e fiori. Linea Rossa è un programma autentico, in cui nessuno finge. Noi non abbiamo mai preteso che i ragazzi si volessero bene per forza. E infatti in alcune circostanze c’è stato chi ha manifestato, anche pubblicamente, la propria antipatia nei confronti dell’altro".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE