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Roma, 20 mar. (Adnkronos Salute) - Con l'arrivo della primavera si cominciano a far sentire gli effetti delle allergie. Disturbi che, però, insieme a starnuti, occhi gonfi e lacrimanti, influirebbero anche sull'umore, rendendolo 'nero'. E' quanto emerge da uno studio americano , battezzato 'Attitudes about allergies', secondo cui i disturbi allergici da 'esterni' (come pollini di alberi e graminacee) o da 'interni' (polvere e acari) non creano solo un fastidio passeggero, ma hanno un effetto negativo sull'umore e sull'autostima di chi ne soffre. Un paziente su 6 tra chi ne è colpito (il 62%), infatti, sente che l'allergia riesce a deprimerli, rendendoli irritabili e frustrati.
Un'intervista telefonica, condotta dall'Harris Interactive, ha interrogato 1.000 allergici, 1.000 cittadini e 300 medici, mostrando come spesso gli allergici non si sentono capiti da chi hanno intorno, che le persone con cui vivono trovano esagerate le loro lamentele, aumentando il senso di frustrazione. In effetti, se tra i cittadini intervistati, il 78% è dispiaciuto per chi soffre di allergie, in molti (36%) ritengono che gli allergici esagerino la loro condizione di malati, e addirittura che la usino per ottenere qualche beneficio (30%). Ma a sottovalutare il loro stato, secondo quasi la metà degli allergici (48%) sono proprio le persone più vicine, come mariti o mogli che ritengono che i sintomi dell'allergia siano un po' 'forzati'.
A credere alla condizione di malati sono solo i medici, di cui ben l'84% è convinto della buona fede dei pazienti ed è convinto che non 'drammatizzino'. E non solo sono poco creduti, ma a essere modificata sarebbe anche la percezione di sè, visto che il 22% crede di essere meno attraente quando è colpito dal periodo di pollini. Tutto questo, unito ai sintomi fisici, porta a ritenere sei allergici su dieci (il 62%) che le allergie influenzino negativamente il proprio umore: il 51% si sente infastidito, il 48% irritabile e il 42% addirittura frustrato. Solo il 34% però si rivolge al medico, quando i sintomi diventano troppo disturbanti.
