Cerca e trova immobili

PeopleANZIANI: STUDIO CNR, 3 MLN ITALIANI A RISCHIO DEMENZA

21.09.07 - 20:50
ANZIANI: STUDIO CNR, 3 MLN ITALIANI A RISCHIO DEMENZA

Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) - Sono circa tre milioni, in Italia, gli 'over 65' con deficit cognitivo di grado lieve. Praticamente un anziano su quattro. Non tutti sono destinati alla demenza, ma il rischio nei quattro anni successivi è ben il triplo rispetto alle tempie grigie con capacità cognitive normali. E' il risultato di una ricerca (Ilsa) condotta dall'Istituto di Neuroscienze del Centro nazionale delle ricerche (In-Cnr), in collaborazione con l'Università di Firenze e l'Istituto superiore di sanità (Iss), pubblicata sulla rivista 'Neurology'. "Sulla scia di analoghe ricerche condotte a livello internazionale, questo studio - spiega in una nota Antonio Di Carlo, dell'In-Cnr - mette in evidenza il significativo aumento del pericolo di ammalarsi di demenza a partire da una condizione molto frequente come il deficit cognitivo. Tale aumento di tre volte circa del rischio - aggiunge l'esperto - è estremamente rilevante, considerando oltretutto il tasso già elevato di incidenza della demenza che, nella popolazione anziana generale, è di circa l'1% l'anno. Ed evidenzia la necessità di opportune azioni preventive". Lo studio Ilsa, che da oltre un decennio si occupa dell'invecchiamento e delle condizioni di salute degli 'over 65' in Italia, ha già fornito in passato stime sulla frequenza della demenza nella penisola: sono circa 700.000 i casi. Ben 150.000, invece, le persone che - colpiti o meno da deficit cognitivo lieve - si ammalano di questa patologia ogni anno. Secondo gli autori dello studio, il controllo dei principali fattori di rischio cerebrovascolare, come l'ipertensione arteriosa, il diabete, il fumo, possono comunque contribuire in maniera significativa "a controllare o a ridurre anche il pericolo di deterioramento cognitivo nella popolazione anziana. Solo per citare l'ipertensione - sottolineano gli esperti - nel nostro Paese oltre un terzo degli anziani con pressione alta non è trattato, e circa la metà dei pazienti in terapia non ha un controllo soddisfacente della pressione arteriosa".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE