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Milano, 18 lug. (Adnkronos Salute) - Mobilitazione contro la sperimentazione animale nel Vecchio Continente. Una rappresentanza di 139 Ong europee, che rappresentano oltre 1.124.000 cittadini europei, guidate dagli scienziati di Antidote Europe, ha consegnato alla Commissione europea una lettera indirizzata al suo presidente Manuel Barroso contenente una richiesta “che non potrà essere rifiutata: l’applicazione - spiega in una nota Equivita, una delle Ong - della Direttiva europea 86/609 sulla sperimentazione animale”. In particolare le Ong puntano l’attenzione sul paragrafo 2, art. 7, che stabilisce: “Si eviterà di eseguire un esperimento qualora per ottenere il risultato ricercato sia ragionevolmente e praticamente applicabile un altro metodo, scientificamente valido, che non implichi l'impiego di animali”. Oggi, alla vigilia del voto in seconda lettura del sistema Reach (relativo alla registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche), recenti gravi episodi, come quello relativo al farmaco sperimentale testato in Gb, “hanno confermato la scarsa attendibilità dei test su animali. Il mondo scientifico mette sempre più in evidenza che i metodi sostitutivi non solo esistono, ma sono i soli che possano tutelare realmente la salute umana”, prosegue la nota. Il Parlamento Europeo, con il voto su Reach in prima lettura, ha già preso atto dell’esistenza di questi metodi “alternativi”. La delegazione, forte di un milione di firme, ha dunque espresso al presidente Barroso l’auspicio che la Commissione appoggi, nella stesura finale del progetto Reach, l’introduzione dell’obbligo di utilizzo di metodi di sperimentazione moderni. (Red-Mal/Adnkronos Salute)
