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Aloe Blacc: «Il Covid-19 non fermerà la musica»

STATI UNITIAloe Blacc: «Il Covid-19 non fermerà la musica»

01.10.20 - 06:30
Il cantante americano esce il 2 ottobre con il nuovo album “All love everything”: «Teniamo duro, prima o poi finirà»
Foto Amanda Austin
Aloe Blacc: «Il Covid-19 non fermerà la musica»
Il cantante americano esce il 2 ottobre con il nuovo album “All love everything”: «Teniamo duro, prima o poi finirà»

LOS ANGELES - Aloe Blacc, se non lo conoscete in realtà... tranquilli che lo avete già sentito. Un esempio? Ve ne dò due: “I need a dollar”, ve la ricordate? E poi “Wake me up”, di Avicii, sì è lui che canta. Ormai da quasi 25 anni sulla piazza, il californiano, è venuto diverse volte pure in Ticino. Lo abbiamo intervistato via Skype per parlare del suo nuovo disco, pandemia e... votazioni americane.

Ciao Aloe, come sta andando con il lockdown?

Diciamo tutto bene, siamo al sicuro e riesco a restare creativo, malgrado tutto. Per certi versi non è male riuscire a trascorrere un po' di tempo con la famiglia, dall'altro lato invece è un po' pesante. Solo per il fatto che sei a casa, e non in tour in giro per il mondo, tutti si aspettano che tu sia disponibile. Alla fine si finisce per lavorare molto di più di quanto si creda.

Il 2 ottobre uscirà il tuo nuovo album “All love everything”, che ci puoi raccontare a riguardo?

Finora ho pubblicato tre singoli, che non sono andati male, fra questi c'è anche "Hold on tight" (Tieni duro, ndr.) ma non si tratta di una canzone legata a questo periodo difficile.

Sono tutti pezzi scritti e registrati prima della pandemia, trovo però che abbiano una forza tutta loro anche in questo momento: è importante rendersi conto dell'importanza dell'affetto e della vicinanza di amici e parenti, così come dello stare assieme, uniti.

Quindi pensi che la musica possa aiutare in questo momento storico?

Sono sicuro che possa farlo. In generale la musica ha un potere, quello di farti scappare dalla realtà, lasciarti immaginare il mondo e provare emozioni diverse da quelle che stai provando al momento. 

Tu hai un legame abbastanza stretto con la Svizzera, e anche con il Ticino...

Sì sono venuto diverse volte a Moon&Stars, e mi sono divertito tantissimo. La città, Locarno, è bellissima e il lago è splendido. E mi piace molto girare e scoprire tutti quei piccoli posti stupendi che ci sono dalle vostre parti. È in questi casi che capisco che sono fortunato a fare il mio lavoro!

A proposito di tour, come pensi che sarà il mondo dei concerti nel dopo-Covid? La gente ci andrà ancora?

Sono sicuro di sì, il coronavirus non fermerà la musica. È solo questione di tempo, che si sincronizzino scienza - con il vaccino - e i governi. Sono ottimista e, sinceramente, non vedo l'ora. Manca ancora un po', ma non troppo, teniamo duro.

Oltre a essere un musicista sei un attivista per diverse cause, compreso il voto...

Sì, ritengo che come artista e personaggio pubblico, faccia parte dei miei doveri contribuire al cambiamento sociale positivo. Per quanto riguarda il voto, voglio che la gente possa prendere posizione e dire la sua. Inutile poi lamentarsi che le cose non vanno...

... e i diritti degli afroamericani, pensi che dopo i moti legati a #blacklivesmatter voteranno di più?

Sicuramente, ma lo hanno sempre fatto. Gli afroamericani sono stati sempre molto interessati alla politica, il problema è che da sempre si trovano alle prese con un sistema che ostacola - anche formalmente - il loro diritto.

All'establishment, bisogna dirlo, l'elettorato di colore non interessa, così come non interessano i giovani. Perché sarebbero voti di cambiamento.

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