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CANTONEScilla Hess e il pattinaggio: «Una scuola di vita»

14.12.18 - 06:01
La cantante sarà la voce di Music On Ice, in programma l'11 e 12 gennaio 2019 al Centro Sportivo di Bellinzona
Tio.ch/20minuti
Scilla Hess e il pattinaggio: «Una scuola di vita»
La cantante sarà la voce di Music On Ice, in programma l'11 e 12 gennaio 2019 al Centro Sportivo di Bellinzona

LUGANO - Scilla Hess è la voce di Music On Ice, il tradizionale show sul ghiaccio che andrà in scena l'11 e 12 gennaio 2019 al Centro Sportivo di Bellinzona (prevendita su Biglietteria.ch). Abbiamo avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchiere con la talentuosa cantante luganese, sullo spettacolo e sul suo rapporto con gli sport invernali.

Qual è il ruolo che il direttore artistico Laurent Tobel ha ritagliato per te nello show?

«Siamo ancora in fase di creazione dello spettacolo e posso dire poco, ma ti anticipo che avrò anch'io il mio personaggio e canterò sia dal piccolo palcoscenico che sarà allestito sul ghiaccio che sui pattini».

Che brani proporrai?

«Saranno principalmente mie canzoni inedite, compresa "Playground" che è in gara per l'Eurovision Song Contest. Poi qualche cover che sarà decisa da Laurent, prendendo spunto da una serie di proposte che ho fatto sulla base del mio stile e repertorio, tra swing e influenze jazz e blues».

Qual è il tuo rapporto con il pattinaggio?

«Quando ero "giovincella" (ride, ndr) ho fatto pattinaggio artistico, sono una ex pattinatrice del Club Lugano. Quando praticavo seriamente facevo almeno cinque allenamenti a settimana e le competizioni: se non ti applicavi così tanto non arrivavi da nessuna parte. Ho cominciato l'attività solo a 12 anni, quindi molto tardi visto che di solito s'inizia a 5-6 anni. Quindi all'inizio ho dovuto bruciare le tappe e sono entrata subito nel pattinaggio artistico. Poi ho fatto il "test bronzo", facendo sia stile che salti, piroette e così via. Però, avendo cominciato più tardi dello standard, quando sono arrivata ai salti doppi ero un po' troppo frenata dalla paura di cadere e farmi male».

Cosa ti ha insegnato questo sport?

«È stata una bella esperienza, che mi ha aiutato a crescere e a controllarmi quando sono pressione. Il pattinaggio aiuta a focalizzarsi sull'obiettivo e ti insegna la perseveranza nel continuare a fare lo stesso esercizio non so quante volte e cercare di avvicinarsi alla perfezione. Ho avuto delle esperienze fantastiche che mi sono servite in seguito. Mi è stato utile anche per gestire lo stress prima di salire sul palcoscenico. Quindi posso dire che è stato una scuola di vita».

Non hai mai appeso del tutto i pattini al chiodo, vero?

«Ho fatto attività agonistica fino a 16-17 anni, poi sì, ora quando capita vado ancora sul ghiaccio, ma solo per divertimento».

Sei una fan degli sport invernali? 

«Sì, assolutamente. Ho anche la passione dello sci: da quando avevo tre anni fino a ora sono sempre andata a sciare il più possibile. È uno dei miei sport preferiti e mi piace anche guardarlo, e lo stesso vale per il pattinaggio artistico. Sono poi cresciuta con gli amici andando a vedere l'hockey».

Hai un preferito tra i vari campioni che volteggeranno sulla pista?

«Sono sempre stata una fan di Stéphane Lambiel. Credo che sia uno dei pochissimi al mondo che riesca ad abbinare una tecnica eccelsa e una straordinaria capacità di comunicare grandi emozioni».

Tu e Samuel Contesti avete già offerto un “assaggio” di Music on Ice al pubblico di Bellinzona: com’è andata?

«È stato molto carino, in occasione dell'apertura della pista di ghiaccio di Bellinzona. Avevo indossato le scarpe e non i pattini, quindi mi sono quasi "inchiodata" (ride, ndr) e per poco non ho fatto una bella figura... Ho cantato "Playground" e "Silence Breakers", due delle canzoni della selezione per l'Eurovision, mentre Samuel le ha interpretate. È stato molto bravo a farlo e soprattutto in "Playground" ha preso spunto in maniera ironica da un verso della canzone e tirava pugni sul ghiaccio, come fosse un pugile. Ho dovuto smettere di guardarlo altrimenti mi sarei messa a ridere e non sarei riuscita a finire la canzone!».

Non temi che il freddo possa giocarti qualche scherzetto alla voce?

«È una cosa da mettere in conto e bisogna prendere delle precauzioni. Non è semplice da gestire, soprattutto perché saremo a gennaio e dovrò far bene attenzione a non prendere un raffreddore! Avremo 3-4 giorni prima dello spettacolo che passeremo quasi interamente sul ghiaccio per le prove, quindi metterò la tuta da sci e mi berrò un bel tè caldo. Finora non mi è mai capitato di dover annullare uno spettacolo... Prenderò tante vitamine, incrociamo le dita!».

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