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La Jungle, rumorosa e sincera a Lugano

BELGIO/CANTONELa Jungle, rumorosa e sincera a Lugano

21.09.18 - 06:01
Il duo belga La Jungle torna a esibirsi alle nostre latitudini: avremo modo di vederli al Foce di Lugano, nell’ambito di Raclette, sabato 22 settembre alle 21.30
Foto Jekyll n Hyde
Mathieu “Mat” Flasse (a sinistra) e Rémy “Reggie” Venant.
Mathieu “Mat” Flasse (a sinistra) e Rémy “Reggie” Venant.
La Jungle, rumorosa e sincera a Lugano
Il duo belga La Jungle torna a esibirsi alle nostre latitudini: avremo modo di vederli al Foce di Lugano, nell’ambito di Raclette, sabato 22 settembre alle 21.30

MONS/LUGANO - Dopo i quattro show tenuti al Buskers di LongLake nell’estate 2017, Mathieu “Mat” Flasse (chitarra, electronics) e Rémy “Reggie” Venant (batteria) riportano a Lugano strutture strumentali - muscolose e nerborute - elaborate dopo la scissione e il riassemblamento in un’unica ambientazione di straripanti frammenti sonori, unificando krautrock, techno, trance e noise. Tre le produzioni all’attivo finora: due album - “La Jungle” (Rockerill Records, 2015), “II” (Rockerill Records, 2016) - e uno split 10” confezionato con Lystrata (Rockerill Records, 2017).

Rémy, Mat, già l’anno scorso eravate al lavoro su nuove idee, su nuovo materiale. È in arrivo il terzo album, un nuovo ep?

Rémy: «Ora tutti i tasselli sono al posto giusto, nei termini che i brani destinati al terzo album sono finiti. Li stiamo registrando proprio in questo periodo. L’uscita del disco è prevista in primavera. Inoltre, da un’idea di un amico, attraverso un’etichetta francese, a inizio 2019 verrà dato alle stampe anche uno split, a cui, oltre a noi, hanno preso parte altre tre formazioni...».

Mat: «Siamo al lavoro anche su nuovi video…».

Nel 2017 mi avevate spiegato che l’obiettivo del terzo album sarebbe stato quello di oltrepassare i limiti sonori sperimentati finora… Che volete dirmi al riguardo?

Rémy: «Il mio obiettivo è suonare musica rumorosa e sincera a volumi elevati, registrare dischi e fare concerti. È così da sempre...».

Mat: «Il terzo album sarà diverso dai precedenti… Si muove all’interno di un’altra ambientazione...».

Ricordo che stavate pensando di aggregare più voce alle composizioni, ma non parole o versi…

Rémy: «Mat ti spiega meglio…».

Mat: «È quanto abbiamo fatto: “voci strumentali”, ma anche versi e strofe... Spero abbiano dato una nuova dimensione alla nostra musica…».

Qual è l’ultimo disco che avete comprato?

Rémy: «“Year Of The Snitch” (Third Worlds/Harvest, 2018) dei Death Grips».

Mat: «Un maxi single dei Fast Radio con una cover degli Stones, “Under My Thumb” (Ariola, 1983)».

Che volete dire a coloro che assisteranno sabato al concerto?

Rémy: «Mi divertirò di più se la gente ballerà come ha fatto al Buskers l’anno scorso...».

Mat: «Spero di rivedere il pubblico dell’altra volta…».

Quale ricordo avete del Buskers?

Rémy: «Il mio è il ricordo di un festival straordinario, organizzato alla perfezione. Abbiamo tenuto quattro concerti in due giorni, tra cui uno di soli quindici minuti - perché eravamo in ritardo - e uno prima dei Meatbodies, una band che, tra l’altro, mi piace molto...».

Mat: «Grandi sorrisi, una doccia di vino rosso e un fantastico after-party…».

Prevendita: biglietteria.ch

 

 

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