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Hamill racconta il “suo” Luke Skywalker

GERMANIAHamill racconta il “suo” Luke Skywalker

12.12.17 - 06:01
In uscita domani nelle sale ticinesi il nuovo e attesissimo episodio di “Star Wars”: “Gli ultimi Jedi”
Keystone
Hamill racconta il “suo” Luke Skywalker
In uscita domani nelle sale ticinesi il nuovo e attesissimo episodio di “Star Wars”: “Gli ultimi Jedi”

BERLINO - Per l’occasione abbiamo incontrato Mark Hamill che, come ben sappiamo, veste i panni di Luke Skywalker.

Mark, Luke Skywalker ha cambiato la tua esistenza. Che significa per te vestirne i panni?

«Non avrei mai pensato che Luke avrebbe fatto parte della mia vita per così tanto tempo. Coloro che mi seguono fin dal 1977 oggi sono genitori e tornano al cinema con i loro figli a gustarsi i nuovi episodi…».

Quarant’anni fa il successo arrivò improvvisamente: come ricordi quegli istanti?

«Andammo in Canada per la promozione del film e, quando arrivammo, ad attenderci in aeroporto, trovammo un sacco di gente. Così dissi agli altri: “Ragazzi, credo che a bordo ci sia una star. Mick Jagger o qualcun’altro!”. Poi, invece, vidi dei bambini vestiti da Luke Skywalker…».

Quanti gadget di Luke possiedi?

«Non avrei mai pensato che il mio volto sarebbe finito sugli spazzolini da denti e sui sacchi a pelo. Io, comunque, non li colleziono, poiché ci pensa già uno dei miei figli: è un fan di “Star Wars” fin da quando portava pannolini. Talvolta mi chiede perché gli ho permesso di fare il taglio di Sinead O’Connor alla Principessa Leia… (ride)».

Fin dove possono spingersi i fan di “Star Wars” per scoprire come continuerà la saga?

«I fan sono spinti dall’entusiasmo. Quando mi invitano alle convention legate alla saga, impazziscono. In quelle occasioni, comunque, ho capito una cosa: quando ti ritrovi davanti duemila fan l’affermazione “È solo un film” è da evitare. Mi hanno urlato addosso come se avessi sputato al Papa…».

Avverti un certo tipo di pressione da parte loro?

«Beh sì. Quando mi è stato chiesto di interpretare di nuovo Luke, ho pensato che i sequel sono spesso deludenti. Ma se non avessi preso parte al progetto sarei stato l'uomo più odiato del pianeta. I fan, di conseguenza, si sarebbero appostati con le spade laser davanti a casa mia…».

Anche tu sei fan di qualcuno?

«Sì, dei Beatles! A undici anni volevo sapere tutto su di loro. Per questo motivo capisco bene “la natura ossessiva” del vero fan...».

Quale ricordo hai di Carrie Fisher?

«Era semplicemente meravigliosa. Con lei ridevo sempre. Avevamo deciso di raccontare barzellette l’uno al funerale dell’altra. Ma è stata una promessa che non ho potuto mantenere…».

 

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