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LUGANO"Vn Serenade", quando la danza dialoga con la musica

16.11.17 - 16:15
La nuova produzione di LuganoInScena con l’Orchestra della Svizzera italiana e la coreografa Cristina Kristal Rizzo in scena al LAC il 25 e 26 novembre
Luca Del Pia
"Vn Serenade", quando la danza dialoga con la musica
La nuova produzione di LuganoInScena con l’Orchestra della Svizzera italiana e la coreografa Cristina Kristal Rizzo in scena al LAC il 25 e 26 novembre

LUGANO - È stata presentata oggi "VN Serenade", la nuova produzione di LuganoInScena con l’Orchestra della Svizzera italiana e la coreografa Cristina Kristal Rizzo.

Dopo il successo di “La mer” della Compagnia Virgilio Sieni, LuganoInScena torna a produrre uno spettacolo in cui la danza incontra la musica dal vivo. Una prima internazionale di LuganoInScena, in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, Orchestra della Svizzera italiana e CAB008, andrà in scena al LAC sabato 25 novembre alle 20.30 e domenica 26 alle 17.

Tra le grandi protagoniste della scena coreografica contemporanea, la dancemaker Cristina Kristal Rizzo con “VN Serenade” propone una serata dal tema musicale doppio in cui si pone in dialogo con due capolavori della musica classica: Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg, nella versione del 1943, e Serenade op. 48 in do maggiore per archi di Čajkovskij.

Verklärte Nacht, che lo stesso Schönberg definì ‘musica pura’, per Rizzo è l’abbrivio per articolare una danza viscerale che si compone di duetti in cui l’istinto del corpo prevale sul concetto. Serenade op. 48 in do maggiore per archi è il primo balletto che Balanchine creò in America nel 1934 per gli studenti dell’American Ballet Theatre. Il lavoro è tutt’oggi nel repertorio del New York City Ballet ed è pensato come una lezione di tecnica in costumi blu su sfondo blu.

Accompagnano la creazione di Rizzo il disegno luci curato da Carlo Cerri, che si fa elemento organico alla creazione e i costumi realizzati dalla giovane costumista Laura Dondoli che insieme alla stessa Rizzo ha pensato a degli abiti che non chiudono o disegnano il corpo, ma cercano un equilibrio cromatico dell’intera visione. La realizzazione coreografica su musica dal vivo è una delle combinazioni estetiche più misteriose e affascinanti che la cultura dell’Occidente abbia prodotto: lontano dal figurativismo delle arti plastiche e dalla logica della parola, i due linguaggi più eterei dell’arco artistico si uniscono in essa per creare sensi e percezioni uniche.

A maggior ragione tale trasversalità si sublima quando a incontrarsi sono alcuni capolavori della musica classica e la visione pienamente contemporanea di una celebrata coreografa, quale Cristina Kristal Rizzo è. 

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