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CANTONE“Roundtrip”, la ricerca interiore degli Exsom

24.10.17 - 06:01
Gli Exsom - giovane heavy metal band luganese attiva da oltre sei anni - lo scorso 30 settembre hanno pubblicato “Roundtrip”, il primo ep
“Roundtrip”, la ricerca interiore degli Exsom
Gli Exsom - giovane heavy metal band luganese attiva da oltre sei anni - lo scorso 30 settembre hanno pubblicato “Roundtrip”, il primo ep

LUGANO - Abbiamo parlato della produzione - costruita da cinque tracce di ottima fattura - con Tullio Roccasalva (chitarra), che - dopo un importante cambio di formazione - da qualche tempo condivide la line-up del gruppo con Stefano Dell'Ava (voce), Lorenzo Sedili (batteria), Pietro Ferrari (basso) e Juri Vukusic (chitarra).

Tullio, quando ha incominciato a prendere forma l’ep?

«Verso la fine del 2015, nel periodo in cui Stefano è entrato nella band portando con sé tanta inventiva».

Cosa si cela dietro al titolo?

«“Roundtrip” è anche il titolo della prima traccia: nei versi, nelle strofe, Stefano racconta di come, grazie a una ricerca interiore, sia riuscito a lasciarsi alle spalle una situazione difficile. Nel testo tutto quanto viene descritto come un viaggio, un viaggio verso un luogo che non riconosce e che rappresenta stati d’animo, come l'ansia e la delusione. In seguito, però, capirà che quella era l’unica strada da percorrere per ritrovare sé stesso».

Cosa vuoi dirmi degli altri testi?

«Oggi sentiamo parlare spesso di risveglio della coscienza e di ricerca interiore, temi su cui cerchiamo di trasmettere il nostro punto di vista, raccontando storie in modo abbastanza astratto per per far sì che l’ascoltatore abbia la possibilità di interpretarle a suo modo, sulla base delle proprie esperienze e dei suoi ideali».

Quali le maggiori influenze musicali confluite nell’ep?

«Faccio sempre fatica a rispondere a questa domanda. Banalmente, potrei dire che l’ep è nutrito da influenze di metal moderno, con una voce più “vecchia scuola” e delle buone dosi di musica elettronica. Ma la verità è che, sostanzialmente, durante la scrittura dei pezzi facciamo sempre quello che ci pare, non preoccupandoci di rientrare in determinati canoni per appartenere a un genere. La cosa che mi sento dire più spesso da coloro che hanno ascoltato “Roundtrip” è «non assomigliate a nessuno»: e per me questa è una grande soddisfazione».

Raccontami le registrazioni...

«Le sessioni si sono svolte tra dicembre 2016 e aprile 2017 all’Ivan McSimon Recording Studio di Albiolo (Como). La fase che ha richiesto più tempo è stata la scelta e la cura dei suoni, durante la quale abbiamo cercato di trovare un sound al passo coi tempi, tentando però di non omologarci a tutte le produzioni recenti, che spesso, purtroppo, sono molto simili tra di loro».

In quali formati è stato pubblicato?

«In cd e in formato digitale (Spotify, Amazon, iTunes…)».

Un’autoproduzione, questa, attraverso la quale, immagino, vi proporrete alle etichette…

«È proprio questo lo scopo di “Roundtrip”. Stiamo già valutando qualche offerta, ma c’è ancora molto lavoro da fare prima di poter concretizzare qualcosa...».

Quale quindi il prossimo passo della band?

«Stiamo lavorando ai pezzi destinati alla nuova produzione: se tutto andrà per il verso giusto, sarà il nostro primo album».

Quando tornerete sul palco da queste parti?

«Il 31 ottobre, nell’ambito del Metal Day all’Espocentro di Bellinzona».

 

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