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Vasco: «Il locale è pieno» In 225mila ieri sera a Modena hanno assistito a uno show memorabile: 3 ore e mezza per una setlist che ha celebrato 40 anni di canzoni
MODENA - «Il locale è pieno», dice Vasco ai giornalisti poco dopo essere sceso dall’elicottero che nel tardo pomeriggio di ieri lo ha portato al Modena Park, dove ad attenderlo c’erano la bellezza di 225mila fan deliranti. Fan, da sottolineare, di un’età compresa tra i 15 ai 70-75 anni. «Non dobbiamo avere paura, non ci faranno cambiare le nostre abitudini, non ci chiuderanno in casa», dice il Blasco al suo pubblico, riferendosi agli attacchi terroristici di Manchester.
Lo show - si legge sui media italiani - prende il via con “Colpa d’Alfredo” e prosegue con “Bollicine”, “Ogni volta” e “Splendida giornata”. Poi, sul palco arriva il primo ospite, l’amico di sempre Gaetano Curreri: e con lui, con Curreri, arrivano anche “Jenny”, “Silvia” e “La nostra relazione”.
La performance prosegue con “Sono ancora in coma”, “Rock’n’roll show” e “Ultimo domicilio conosciuto” (con Maurizio Solieri alla chitarra).
Non manca un omaggio a Massimo Riva, così come due parole su Carlo Giovanardi, che sarebbe «una di quelle facce lì, da lato B».
Nella lunghissima setlist, tra le altre, anche “Vivere”, “Rewind”, “Liberi liberi”, mentre sul palco sbarca il terzo ospite, Andrea Braido, chitarrista di Vasco negli anni Novanta.
Con “Stupendo”, “Gli spari sopra” e “C’è chi dice no” lo show sta per giungere al termine: ma c’è ancora tempo, c’è ancora tempo per “Siamo solo noi”, per “Vita spericolata” e, inevitabilmente, per “Albachiara”: Vasco e i suoi 225mila la cantano all’unisono, accompagnati dalle quattro chitarre della serata (Burns, Pastano, Solieri, Braido) e da Curreri al pianoforte.
Il pubblico non ha nessuna intenzione di andarsene, ma le luci del Modena Park si spengono, una dopo l’altra...
