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ITALIAStefano Accorsi: "Non credo nel calcio"

30.08.13 - 15:40
Sebbene sullo schermo interpreti un arbitro, nella vita di tutti i giorni l'attore preferisce sport più "filosofici"
Cover Media
Stefano Accorsi: "Non credo nel calcio"
Sebbene sullo schermo interpreti un arbitro, nella vita di tutti i giorni l'attore preferisce sport più "filosofici"

MILANO - Stefano Accorsi è alla Mostra del Cinema di Venezia con il film «L'arbitro» di Paolo Zucca. Come si può facilmente immaginare dal titolo, la pellicola narra la storia di un arbitro di calcio corrotto, interpretato dal celebre attore. Sua co-protagonista una frizzante Geppi Cucciari, nei panni di una donna all'antica, che vive ancora col padre in una Sardegna lontana dal mondo.

Intervistato da Leiweb, l'attore racconta il suo controverso rapporto con lo sport nazionale italiano. «Non credo nel calcio, anche se mi piacerebbe. Penso che mi sarei sentito meno solo, da bambino o adesso. Mi piacciono altri sport, quelli in cui si è in due uno di fronte all'altro», ha spiegato Accorsi che col figlio di 7 anni, Orlando guarda spesso partite di scacchi in televisione perchè lo reputa uno sport educativo.

«È una delle mille cose che facciamo insieme. Mi piace l'intuizione, la tecnica e gli faccio notare tutto. Mi alleno con le arti marziali, mi affascina l'approccio filosofico all'avversario, al luogo dove si combatte, al fatto che ci sono riti e regole che non si dimenticano neanche durante una sfida».

Nel film però l'attore interpreta un arbitro che pur di far carriera si lascia corrompere, una realtà che secondo Accorsi non appartiene solo al mondo calcistico ma alla situazione italiana in generale. «Lo sport dovrebbe essere tutt’altro dalla corruzione. Invece gli scandali calcistici si mimetizzano con tutti gli altri, da noi. Però non diamo troppo peso al cattivo calcio: pensiamo a tutto il resto, ben peggiore, che sta succedendo oggi in Italia. Comunque il mio arbitro, nella sua divisa bianco e nera, mostra un'anima, delle debolezze».

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