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Lo stilista ha preso con sé una femmina siamese, ma preferisce non farle indossare le sue creazioni perché trova «crudele» vestire gli animali come fossero degli umani
PARIGI - Karl Lafergerfeld ha rivelato di aver rapito il gatto di un amico perché era semplicemente «delizioso». L'iconico stilista si è innamorato di una femmina di siamese di nove mesi, di nome Choupette, liberamente ispirato alla parola «dolce» in francese.
Il creativo si è rifiutato di ridare il gatto al legittimo proprietario, che gliel’aveva affidato per un breve perido. Così ora l'animale vive nel lusso più sfrenato insieme e lui. «È di una bellezza disarmante. Baptiste Giabiconi me l'ha affidato per due settimane durante le vacanze natalizie e non gliel'ho più ridato indietro. È troppo bello!», avrebbe detto il designer.
«E' come avere a fianco una donna. Ha una forte personalità, la faccio mangiare a pranzo e cena con me, al mio stesso tavolo, con il cibo per gatti. Non tocca nemmeno i miei piatti. Non vuole mangiare per terra. Dorme sotto un cuscino e ha persino imparato ad usare l'iPad. Ha due cameriere personali, una per il giorno e l'altra per la notte. La sto viziando oltremodo».
Lagerfeld e il suo staff controllano ogni singolo movimento di Choupette, il suo comportamento e anche la sua dieta e lo stilista annota di persona la routine dell'animale su un diario giornaliero. Allo stilista di Chanel non verrebbe comunque mai in mente di vestire con alcune sue creazioni la gatta perché ritiene che gli indumenti per animali siano «crudeli». «Non amo vestirli come fossero umani», ha raccontato a WWD. «Credo sia uno spettacolo un po' circense, di cattivo gusto!».
