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Victoria Cabello: "In Rai? Mi sento come Stramaccioni" La conduttrice di Quelli che il calcio si ritiene soddisfatta del primo anno alla guida del programma, da cui ha bandito veline & co.
MILANO - A un anno dal suo esordio in Rai a Quelli che il calcio, quando dovette decidere in poche ore se lasciare o meno La7 per prendere il posto di Simona Ventura, Victoria Cabello è pronta per un bilancio.
La conduttrice è contenta di essere riuscita a intercettare un target «nuovo, più giovane. Un pubblico ricettivo, che ha voglia di ascoltare Fo o Marina Abramovic la domenica pomeriggio, piuttosto che guardare quattro che ballano in mutande», ha spiegato su corriere.it.
Infatti con la sua conduzione sono sparite anche vallette e schedine. «C'è stato un cambio evidente del Paese e quindi è giusto che siano sparite. Finalmente. Ho voluto dare un colpo di spugna. Senza giudizi di merito, si tratta di un altro linguaggio che ho cercato di dare a "Quelli che il calcio" e gli ascolti ci dicono che stiamo facendo bene».
La Cabello non ha mancato di incontrare, inzialmente, alcuni ostacoli organizzativi.
«In azienda ci sono persone validissime, che si ammazzano di lavoro. Ma purtroppo ce ne sono anche altre che lo fanno decisamente meno.(...). Il punto è che per ogni cosa devi fare riferimento a qualcuno che a sua volta deve fare riferimento a qualcun'altro. Vengo da tv molto più snelle. Nel mio piccolo vorrei riuscire a cambiare un po' le cose. Vorrei cercare di far appassionare al programma tutti quelli che ci lavorano, trasmettere in tutti la voglia di arrivare al risultato».
Quando le fanno notare che sta parlando come un allenatore ribatte divertita: «È vero, mi identifico molto nel ruolo dell'allenatore: che le cose vadano bene o male, è sempre responsabilità sua. Vorrei essere Conte o Allegri... ma in questo momento mi sento Stramaccioni, il giovane allenatore dell'Inter arrivato dalla Primavera: tutti che cercano di capire se è davvero bravo o ha fortuna».
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