L'attrice ha confermato la sua relazione con il giornalista di Wikileaks
PARIGI - «Sì, ci amiamo». Con queste parole Pamela Anderson ha confermato a Vanity Fair le sempre più insistenti voci relative alla relazione dell’ex bagnina di baywatch con Julian Assange.
I due avrebbero proprio una storia, non una semplice simpatia, e i piani per il futuro sono ben chiari: si trasferiranno in Francia, dove Pamela già vive, insieme al più piccolo dei figli del leader di Wikileaks, che è francese.
Ma come è nata questa un poco sorprendente liaison? Galeotta sarebbe stata Vivienne Westwood. «Ci ha messi in contatto perché ha visto nelle nostre convinzioni molti punti in comune».
E l’attrice spiega che incontro dopo incontro, nella sua stanza all’ambasciata dell’Ecuador a Londra, la sua attrazione nei suoi confronti non si limitava più solo ai suoi principi.
La storia, a detta della Anderson, è «così straordinaria e complicata da non saperla descrivere. Ci legano i diritti dell’uomo, è una guerra romantica che voglio combattere con Julian. Ci amiamo anche per questo motivo».
E le accuse di stupro? «Sono certa che Julian non abbia mai usato la violenza della quale è accusato. Non ci sono prove, a parte un preservativo rotto (due donne lo accusano per rapporti non protetti, ndr). È una montatura per estradarlo verso gli Stati Uniti, che vogliono distruggerlo. Per questo chiedo per lui asilo in Francia, come lo chiedo per tutti i rifugiati politici. Chiedo per lui asilo in Francia. Ho solo un sogno: vivere in Francia con Julian e suo figlio».