Intervista a Silvia Giordano, professore responsabile del Laboratorio di complex networking & pervasive computing della SUPSI
Chi sei e che quali esperienze formative e professionali hai maturato?
Sono Silvia Giordano, professore responsabile del Laboratorio di complex networking & pervasive computing della SUPSI. Lavoro nel campo dell’informatica da più di 20 anni e lo scorso dicembre ho ottenuto un importante riconoscimento internazionale: infatti sono stata nominata tra le dieci donne che si sono distinte a livello internazionale nel campo del computer networking dall'associazione Networking Networking Women.
L'elenco delle 10 donne che si sono distinte ti accomuna a grandi nomi della ricerca internazionale. Quali caratteristiche ritieni di avere in comune con le altre donne nominate?
Come ricercatrice: la voglia di cercare e di far avanzare la qualità della vita attraverso la ricerca scientifica; come donna: la dimostrazione che possiamo fare ricerca di valore in un settore prevalentemente maschile.
Sei felice di aver ottenuto questo riconoscimento che dimostra la tua dedizione e la tua professionalità?
È sicuramente un grande onore, essendo un riconoscimento rilasciato dall'organismo più importante nell'area dell'ICT, l'Association for Computing Machinery (ACM), e arriva dopo aver ottenuto l'ACM Distinguished Scientist e Distinguished Speaker negli scorsi anni. Mi fa capire che sto lavorando bene e che il mio lavoro è valutato positivamente a livello internazionale.
Come ti sei avvicinata al mondo dell’informatica?
Al liceo ho letto "Computing Machinery and Intelligence" di Alan Turing e sono rimasta affascinata dall'idea che una macchina possa sostituire l'uomo.