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SUPSIAll’ascolto di se stessi e degli altri

03.03.15 - 08:00
A colloquio con uno studente Bachelor presso la Scuola Teatro Dimitri
All’ascolto di se stessi e degli altri
A colloquio con uno studente Bachelor presso la Scuola Teatro Dimitri

Chi sei?

"Sono Alvise Lindenberger e sono nato a Berlino, dove ho vissuto la maggior parte della mia vita".

Cosa studi alla Scuola Teatro Dimitri?

"Teatro di movimento, uno studio molto ampio e variegato. Una sua componente importante è quella di sviluppare una conoscenza del corpo, dei modi di espressione e di creazione, dell’ascolto individuale e collettivo".

Segni particolari?

"Per me è molto importante osservare la natura e me stesso. In questo entra anche la pratica della meditazione, che non dovrebbe essere qualcosa di separato dalla vita quotidiana, una specie di isola. Le tecniche di meditazione non vanno viste come un punto di arrivo, ma come un modo di vita e di essere consapevoli di quanto è dentro e fuori di noi".

I 20 minuti che non dimenticherai mai della tua esperienza alla SUPSI?

"Non si tratta di un evento specifico, ma di qualcosa che si ripete nel tempo. Un esercizio di improvvisazione teatrale dove, stando con gli occhi chiusi, si seguono e ascoltano gli impulsi provenienti da un partner. Dopo un momento di paura, per il voler ma non poter controllare la situazione, si prova un’apertura spontanea, radicale, molto bella".

Il tuo slogan?

"Non è veramente un motto, ma sono stato molto colpito da una frase della compagna di mia zia che, dopo essersi ripresa da un coma, ha detto: “Nella misura in cui sono consapevole del passare del tempo e della persistenza dell’essere, comincio a vivere”".

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