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SUPSIA Verscio per comporre i pezzi del proprio puzzle

28.10.14 - 06:00
Intervista a una studente Bachelor della Scuola Teatro Dimitri
A Verscio per comporre i pezzi del proprio puzzle
Intervista a una studente Bachelor della Scuola Teatro Dimitri

Chi sei?

"Mi chiamo Aude Lorrillard e vengo dal sud della Francia. Partita dalla casa dei miei genitori, ho frequentato un liceo di teatro. Poi ho fatto degli studi letterari e filosofici a Lione, prima di trasferirmi a Bruxelles, dove per un anno sono andata alla scuola di teatro di movimento Lassaad prima di giungere finalmente, dopo diversi viaggi, in Svizzera".

Cosa studi alla Scuola Teatro Dimitri?

"Teatro di movimento. Sono venuta in questa scuola perché volevo mettere insieme i diversi pezzi del puzzle che stavo componendo: il lavoro intellettuale, quello fisico, il teatro, la musica, il circo… Amici svizzeri mi hanno proposto di provare a venire a Verscio, ed eccomi qui".

Segni particolari?

"Il lavoro con persone autistiche. È un’esperienza abbastanza dura, ma bellissima. Come educatori bisogna cercare, con un linguaggio che va al di là del verbale, di far entrare le persone autistiche in questo mondo che si chiama società. Ma non ci sono regole: ogni volta devi scoprire un nuovo modo di agire".

I 20 minuti che non dimenticherai mai della tua esperienza alla SUPSI?

"Credo siano avvenuti in un corso di improvvisazione con Stéphanie Lupo. Siamo sempre tutti insieme, però spesso non ci conosciamo. Ma in un lavoro duro come quello con Stéphanie ci si unisce, ci si apre. Magari sbagliando completamente, ma con sincerità".

Il tuo slogan?

"“È così la vita”. Ma è ironico, perché tocca a noi cambiarla".

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