Il tragitto casa-scuola è un percorso anche di crescita
LUGANO. Una conoscente mi confessa di non poterne più delle code di auto davanti alle sedi di scuola elementare. Succede frequentemente – per i più disparati motivi – che i bambini vi vengano accompagnati dai propri genitori e che questi, inevitabilmente, li attendano al termine delle lezioni stazionando davanti all’uscita e creando qualche ingorgo.
Vien da chiedersi se i bambini in questo modo non vengano in fondo privati di qualcosa. Certo; se un bambino abita lontano dalla scuola che frequenta l’accompagnarlo diventa una misura necessaria. Molte volte però le cose non stanno così. Questa forma di cura toglie ai bambini il piacere delle scoperte che si realizzano sul percorso casa-scuola: incontri, scontri, colori, forme, persone, amici e via dicendo.
Sono un elemento costitutivo della crescita di un bambino e queste esperienze trovano forma anche sulla strada. Proviamo a chiedere a dei bambini – anche se è già stato fatto – di disegnarci il percorso casa-scuola; scopriremo immediatamente chi va a piedi o in bici e chi, invece, vi si reca in automobile.