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PRO JUVENTUTEEducare i giovani non è solo una questione di ordine pubblico

26.01.17 - 07:00
Le politiche giovanili devono comprendere anche relazioni, attività, progettazione, sperimentazione e molto altro ancora
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Educare i giovani non è solo una questione di ordine pubblico
Le politiche giovanili devono comprendere anche relazioni, attività, progettazione, sperimentazione e molto altro ancora

Quando si ha a che fare con gli amministratori comunali, e si vuole trattare il tema delle politiche giovanili, si fanno delle esperienze davvero significative. Il più delle volte, però, all'inizio bisogna subito mettersi d'accordo su un punto centrale del lavoro con i giovani. Sembra infatti che chi si occupa di giovani lo debba fare in una sorta di prospettiva legata al controllo su ciò che fanno.

Sì: noi adulti – chi fa il mio mestiere, ma non solo – adempieremmo alle nostre responsabilità educative controllando, appunto, l'operato dei giovani. Il tutto, molto spesso, è legato a questioni di ordine pubblico (da ripristinare o da garantire in chiave preventiva): si lavora con i giovani affinché la piazza del paese, la domenica mattina, non sia una discarica a cielo aperto o per fare in modo che il viavai di motorini non disturbi come ha fatto fino ad ora.

E questo ci sta anche… Il problema è se il tutto si riduce a questo. Le politiche giovanili, anche a livello comunale, sono infatti soprattutto altre cose. Sono: relazione, attività, progettazione, sperimentazione, assunzione di responsabilità di ciò che si fa (o che si desidera fare, per poterlo fare concretamente), parola, relazione, scrittura, realizzazione di idee e mille altre cose ancora (aggiungerei anche ascolto, se questa parola non fosse oggi diventata una metafora per provare a dire tutto quando in verità non si ha niente da dire…).

Se ci adoperassimo, tutti, per vedere le politiche giovanili non legate soprattutto a situazioni di emergenza (si chiamano gli addetti ai lavori quando il casino c'è già stato) ma come elemento centrale dello sviluppo della collettività (intendo dire, ovviamente, fuori della scuola) avremmo fatto un concreto passo in avanti nella prospettiva della crescita di questo paese.

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