Cerca e trova immobili
Viaggi & Turismo

Gemsstock: il gran finale della stagione ad Andermatt

Swiss Ski Tour ‘25: Reportage alla scoperta delle esclusive destinazioni svizzere (sesta parte)
Foto di RR
Piste a 360 gradi
Gemsstock: il gran finale della stagione ad Andermatt

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

Swiss Ski Tour ‘25: Reportage alla scoperta delle esclusive destinazioni svizzere (sesta parte)

ANDERMATT - C’è qualcosa di speciale nello sciare in primavera. L’aria è più leggera, il sole più generoso, e la neve, quando le condizioni sono favorevoli, può rivelarsi perfetta. È esattamente ciò che trovo arrivando ad Andermatt, per un’ultima sciata stagionale sul mitico Gemsstock, aperto fino al 21 aprile. Un’occasione da non perdere, soprattutto per chi vive in Ticino: in appena due ore d’auto si è già con gli scarponi ai piedi.

La giornata comincia presto. Dopo una rapida colazione, salgo a bordo della capiente funivia che porta in vetta. Il Gemsstock si erge a 2’961 metri: una delle montagne più iconiche per lo sci fuori pista, ma anche per chi ama le discese classiche su neve di qualità. La salita è già uno spettacolo: mentre si guadagna quota, il paesaggio si apre, svelando un panorama alpino a 360 gradi che toglie il fiato.

In cima, la vista è semplicemente spettacolare. Si scorgono le Alpi urane, grigionesi e vallesane, ma anche uno sguardo verso sud, oltre il Gottardo, verso il Ticino. La neve è compatta, trasformata al punto giusto: una superficie liscia, veloce, con una tenuta impeccabile. Le prime discese sono un puro piacere: curve ampie, velocità controllata, il rumore degli sci sulla neve ancora dura del mattino.

Una delle cose che rende unico il Gemsstock è il suo carattere alpino autentico. Qui non si trovano grandi boulevard turistici, ma un ambiente che sa ancora di montagna vera, essenziale, dove protagonista è la natura. Le piste principali, tra cui l’iconica discesa verso Gurschenalp, offrono varianti tecniche ma anche ampie zone ideali per il carving. Gli sciatori più esperti si avventurano nei tratti fuoripista, accompagnati da guide, per tracciare linee su pendii che a primavera offrono spesso polvere farinosa al mattino e neve primaverile più morbida nel pomeriggio.

Verso metà giornata, è il momento perfetto per una pausa. Alla stazione intermedia di Gurschen, il ristorante di montagna propone un’atmosfera accogliente e autentica, con un’ottima terrazza al sole. Qui ordino uno dei piatti simbolo della cucina alpina: il rösti. Dorato, croccante fuori e morbido all’interno, viene servito con formaggio fuso e uovo al tegamino. Il tutto accompagnato da una vista impareggiabile sulla valle. Un pranzo semplice ma memorabile, che racchiude l’essenza dell’esperienza alpina.
Dopo la sosta, il pomeriggio si apre con una neve che si ammorbidisce leggermente, senza perdere qualità. Le condizioni restano eccellenti anche nelle ore più calde, grazie all’esposizione favorevole e alla cura maniacale nella preparazione delle piste. C’è ancora tempo per qualche discesa più impegnativa o, per chi lo preferisce, per godersi un ritmo più lento, assaporando ogni curva come un arrivederci alla stagione.

Andermatt, con il Gemsstock, rappresenta un finale di stagione perfetto. È una montagna che non ha bisogno di effetti speciali per affascinare: basta un cielo limpido, la neve giusta e la voglia di lasciarsi sorprendere. A due passi dal Ticino, è una meta ideale per un'uscita di un giorno o un fine settimana improvvisato.

Quando, nel tardo pomeriggio, rimetto gli sci nel mio ‘Californa’, ho la sensazione di aver colto qualcosa di raro: la magia dell’alta quota in primavera. E con il Gemsstock ancora aperto fino al 21 aprile, c’è tempo per viverla ancora una volta, prima che l’inverno si ritiri davvero dietro le cime.

Gli articoli di questo reportage, sono stati pubblicati il 29 gennaio, 25 febbraio 1 e 15 marzo, e 2 aprile 2025.

Il mio Swiss Ski Tour non finisce qui: la prossima volta vi porterò sulle piste del comprensorio di Engelberg-Titlis. Seguitemi!

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE