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VIAGGI & TURISMOIsola di Procida, Capitale italiana della cultura

25.07.22 - 15:09
Viaggio in programma a fine settembre alla scoperta delle isole del Golfo di Napoli
Porto di Corricella (di Claudio Rossetti)
Isola di Procida, Capitale italiana della cultura

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Viaggio in programma a fine settembre alla scoperta delle isole del Golfo di Napoli
Nel Golfo di Napoli, assieme alle altre perle partenopee d'Ischia e Capri, l’Isola di Procida, con una notevole densità umana, nonostante la superficie sia di appena 4 chilometri quadrati.

NAPOLI - L’isola è di origine vulcanica e conserva ancora gli antichi crateri in parte erosi, come testimoniano le insenature della Chiaiolella, del Carbonchio e del Pozzo Vecchio. I materiali sono tufo giallo e grigio e lave di natura basaltica, frutto di diversi tipi di manifestazioni eruttive che si sono svolte tra i 55mila e i 17mila anni fa, anche se tali tipi di attività geologica ci sono stati fino in epoca medioevale.

I diversi elementi della natura hanno lavorato questi materiali vulcanici in tutta Procida, che raggiunge la massima altezza di 91 metri sul livello del mare con il promontorio di Terra Murata, creando coste alte a falesia ma anche baie e spiagge. Paesaggi suggestivi e clima mite tutto l’anno.

Tra le isole del Golfo di Napoli, Procida fu tra le prime a essere abitata. Nel periodo tra il XVII e XVI secolo a.C. qui arrivano i greci di Micene per lavorare i metalli. Tra l'VIII e il VII secolo a.C. il luogo è abitato dai Cumani, poi dai Romani. Procida diventa parte del territorio di Napoli nel VI secolo d.C. ed è colpita da tante nefaste visite di vari popoli, come i Visigoti di Alarico e i Vandali di Genserico che colpiscono anche la costa. Nel X secolo giungono i primi monaci benedettini che 100 anni dopo costruiscono l’Abbazia di San Michele Arcagelo, centro importante per tutta l’isola. Quindi, è il tempo dei Normanni, nel XII secolo, seguiti dalla famiglia Cossa che acquista nel 1340 la piccola Vivara, l’isolotto vicinissimo a Procida, possedimento nel secolo successivo degli Aragonesi. Dopo di che, nel 1529, giungono i d'Avalos che edificano la cinta muraria e il castello che, con i Borbone, giunti qui nel XIII secolo, diventa in varie epoche palazzo reale e prigione.

Anche se il turismo in ogni stagione è un settore in piena attività, a Procida l’economia si basa anche sulla pesca e sull’agricoltura, visto che qui si ottengono alcuni prodotti d’eccellenza, come il limone e la vite per la produzione del vino rosso Aglianico e il bianco Falanghina, nonché frutta e ortaggi vari.

Il 9 Aprile 2022 Procida ha iniziato il suo anno da Capitale italiana della Cultura: 150 eventi in 330 giorni, 350 artisti provenienti da 45 paesi. Legami, collaborazione inclusiva ed eco-sostenibilità, questi i principi cardine del programma. Il programma, suddiviso in 5 sezioni – Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova – prevede progetti di valorizzazione e restituzione di spazi pubblici alla comunità, workshop formativi su temi come lo sviluppo eco sostenibile, il futuro delle giovani generazioni e della conservazione e lo sviluppo dell’identità culturale dell’isola. Non mancheranno i concerti lirici, le performance di danza, fotografia e arte.

La visita all’Isola di Procida fa parte di un esclusivo tour, organizzato proprio in occasione della nomina dell’isola a Capitale italiana della cultura, in programma dal 25 settembre al 1. ottobre. Si sono liberati due posti (il viaggio è completo da tempo), un’occasione da non perdere. Seguitemi, allora!


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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