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LUGANOCaro Andreas Meyer...

18.08.19 - 08:00
Turbolenze sopra lo scalo luganese dopo le affermazioni del CEO delle FFS
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Lo scalo in cerca di nuove idee.
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Turbolenze sopra lo scalo luganese dopo le affermazioni del CEO delle FFS

LUGANO – Le nuvole sopra l’aeroporto di Lugano sono nere! Non ancora tempesta, ma le prospettive sono difficili. L’andamento generale negativo è da imputare principalmente all’interruzione, dallo scorso novembre, del collegamento aereo con Ginevra. Un volo, questo, che portava allo scalo cittadino tra i 35’000 e i 40’000 passeggeri all’anno. Il ripristino della rotta era previsto per il prossimo ottobre da parte della bernese SkyWork, che nel frattempo ha però cessato l’attività per la mancanza di garanzie finanziarie.

Con l’apertura del tunnel di base del Ceneri, Swiss potrebbe trasferire i passeggeri sul treno. Ma lo scalo luganese non ammania la bandiera: se la compagnia aerea dovesse davvero ritirarsi da Agno, Lugano Airport potrebbe operare il collegamento in proprio grazie ad una nuova collaborazione con Zimex, un’azienda specializzata nei servizi aerei.

Altre idee attendono sulla pista di decollo dell’aerodromo luganese: per esempio l’offerta di voli a bordo di ‘droni’ verso destinazioni interne in Svizzera. Perché poi non pensare ad un collegamento shuttle con gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate? Questa offerta permetterebbe ai passeggeri in partenza da Agno di avere un check-in agevolato e di evitare il traffico normalemente intenso sulle autostrade italiane. Fa poi una grande differenza imbarcarsi a Milano anziché Zurigo?

Andreas Meyer, CEO delle FFS, commette comunque il famoso calcolo senza l’oste: non è per niente sicuro che i passeggeri che non optano più per lo scalo luganese prendano davvero il treno lungo la galleria di base verso Kloten. Forse sceglierenno piuttosto i binari verso sud...

 

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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