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ITALIA«L'isola Madre è il luogo più voluttuoso che abbia mai visto»

16.06.18 - 07:00
Lo scrittore francese Gustave Flaubert rimase innamorato delle Isole Borromee
«L'isola Madre è il luogo più voluttuoso che abbia mai visto»

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Lo scrittore francese Gustave Flaubert rimase innamorato delle Isole Borromee

STRESA – L’isola Madre è un prezioso gioiello incastonato nelle acque del lago Maggiore. Conosciuta in tutto il mondo per le sue raffinatissime collezioni botaniche, è la più grande delle isole del Verbano ed emerge dalla superficie dell’acqua con un profilo esuberante, tracciato dalla vegetazione rigogliosa che si estende sulla maggior parte della sua superficie e dalla massa squadrata del palazzo, costruito sulla sponda meridionale e sul punto più elevato dell’isola.
In posizione defilata rispetto all’Isola Bella e all’Isola dei Pescatori, fu probabilmente la prima tra le isole ad essere abitata. Alla lussureggiante natura del giardino si affiancano l’antico palazzo, al cui interno si conservano prestigiosi arredi di Casa Borromeo, e la cappella di Famiglia con la bella facciata decorata da pannelli in terracotta.

Nel 1501 il conte Lancellotto Borromeo ottenne dalla curia di Novara la proprietà dell’Isola Madre. Da quel momento ebbero inizio i lavori di destinazione dell’Isola a residenza privata della nobile famiglia. Lancellotto si spense solo dodici anni più tardi, senza avere la soddisfazione di aver visto il compimento del suo progetto. Il cantiere proseguì dunque sotto i suoi successori, ed in particolare sotto Renato Borromeo che nel 1585 ebbe il merito di affidare la sovrintendenza dei lavori all’architetto Pellegrino Ribaldi; egli conferì al
palazzo l’aspetto attuale: una severità tipicamente manierista.

La pianta è a forma di L con la facciata più lunga e gli ambienti più importanti orientati verso mezzogiorno, in modo tale da godere pienamente dei raggi solari. Al palazzo si accede attraverso due approdi, situati rispettivamente sulla sponda settentrionale e su quella meridionale. Quest’ultimo approdo conduce allo spiazzo detto “della Cappella” e da qui, risalendo una scala che porta al livello superiore, all'ingresso principale dell'edificio.
Ma è l’approdo a nord che riveste una maggiore importanza: varcato un cancello si incontra una gradinata che consente di attraversare l’intera isola e di giungere infine ad un piazzale dove si affaccia il palazzo. Salendo ancora pochi gradini si accede al piano terreno, caratterizzato (così come il primo piano) da un loggiato con archi affiancati da aperture quadrate.

Gli ambienti del Palazzo, allestiti a partire dal 1978 con arredi provenienti da varie dimore storiche dei Borromeo, custodiscono numerose opere d'arte, quali arazzi, mobili e quadri del Seicento lombardo, nell’intento di riproporre, anche con l'ausilio di manichini vestiti con i costumi dei secoli passati, lo stile di vita dell’epoca a beneficio del visitatore.

L’Isola Madre rappresenta una tappa del nostro viaggio “Locarno-Milano-Venezia sulle vie navigabili”. Proprio oggi un nostro gruppo, a bordo dell’imbarcazione capitanata da Franco Bernasconi, approderà qui per un buon pranzo al Ristorante “Piratera” e la visita della Villa
Borromea. Vorreste essere anche voi a bordo nel 2019? Non aspettate troppo, le iscrizioni sono già aperte.

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.