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LUGANOLo strumento migliore per far conoscere la tua azienda? Le stories di Instagram

10.11.18 - 16:56
400 milioni di persone le guardano ogni giorno e interagiscono con loro: ecco come 15 secondi di (studiata e creativa) naturalezza possono lanciare un brand
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Lo strumento migliore per far conoscere la tua azienda? Le stories di Instagram

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400 milioni di persone le guardano ogni giorno e interagiscono con loro: ecco come 15 secondi di (studiata e creativa) naturalezza possono lanciare un brand

Era l’agosto del 2016, quando Instagram, prendendo spunto da Snapchat, lanciava la sua funzione stories: probabilmente il momento spartiacque della storia di questo social, l’evento che ne avrebbe determinato, da lì a poco, il successo su scala mondiale, oggi definitivamente consacrato. Grazie all'introduzione delle stories, la piattaforma è stata trasformata in qualcosa di più di un semplice album fotografico. Chiunque abbia un profilo attivo su Instagram sa perfettamente di cosa si parli.

Tuttavia, se pensate che le stories siano un affare solo per gli utenti che vogliono comunicare con i propri amici e, al limite, veri o presunti influencers, siete fuori strada. Gattini, dediche romantiche, piatti gourmet e outfit discutibili restano il contenuto nel quale è ancora più probabile imbattersi navigando di story in story, ma il trend sta cambiando: nel 2018, un terzo delle stories più visualizzate proviene dalle aziende. Il messaggio è chiaro: la questione non è più se utilizzarle o meno in una strategia di marketing, ma come farlo.

Il segreto sta tutto nella risposta a una semplice domanda. Hai fino a 15 secondi per mostrare a 400 milioni di persone qualcosa della tua azienda, dei tuoi prodotti, dei tuoi servizi: cosa vorresti che vedessero? Tradotto: cosa pensi sarebbe opportuno mostrare, per aumentare coinvolgimento, fiducia e... acquisti?

Il meccanismo è molto simile a quello valido per Snapchat: vale davvero la pena di investire tempo e risorse che in 24 ore si distruggeranno? La risposta è sempre, assolutamente, sì. A maggior ragione su Instagram, popolato dal pubblico giovane (magari poco più grande di quello di Snapchat), ma non solo. La platea è decisamente più vasta ed eterogenea, la frequenza d’uso altissima. Le stories sono un formato rapido e coinvolgente che si adatta perfettamente all’esperienza d'utilizzo dell'app da dispositivi mobile. Divertenti da creare e da vedere, il loro formato “usa e getta” abbatte le barriere tra utente e azienda con un tocco d'informalità, rendendo la connessione con il brand quasi intima. Le stories, insomma, sono un mezzo eccellente per tenere alta la partecipazione dei followers più fedeli, ma permettono anche a nuove persone di scoprire i nostri contenuti e quindi il nostro business.

Instagram mette a disposizione due strumenti decisivi, per farsi individuare dagli utenti, a partire dalle stories, secondo la loro posizione o i loro interessi. Il primo da utilizzare, specie per le aziende che agiscono in un raggio circoscritto, è la localizzazione geografica. Registrandosi in un luogo specifico, ad esempio a Lugano, si entrerà nella storia complessiva della città di Lugano che sarà mostrata a tutti gli utenti interessati o in zona. Importanti, allo stesso modo, per far trovare le nostre stories, sono gli hashtag, fondamentali per mostrarsi a nuovi potenziali clienti interessati a un evento o a un argomento in comune con il contenuto della story.

Per creare stories vincenti su Instagram, paradossalmente non bisogna impegnarsi troppo. La verità, infatti, è che tanto più il contenuto risulterà naturale, originale, creativo, all'apparenza non studiato, e maggiore sarà il suo successo. Instagram, poi, offre tantissime opzioni per arricchirlo: dall’inserimento di brani musicali a centinaia di migliaia di stickers e GIF, filtri, testi, fino agli effetti grafici di realtà aumentata (chi, tra gli utenti di Instagram, non ha mai fatto i conti con volti umani trasformati in cagnolini, almeno una volta nella vita?).

Per stimolare l’interazione, niente è meglio di un sondaggio, attraverso il quale potrai chiedere il parere dei followers e farli sentire pienamente integrati e decisivi nella vita del brand. Potrai mostrare l’anteprima di due prototipi e chiedere al pubblico quale preferiscano, oppure far scegliere a chi ti segue quale colore sia il migliore per quel prodotto e mille altre cose ancora. Largo alla fantasia!

Aumentare la base di followers è importante, divertirli e legarli al brand ancora di più, ma se i nostri sforzi non generano contatti e vendite, non si incide sui profitti dell'azienda. Come convertire tutto questo in benefici tangibili? Con la funzione “swipe up”, che permette all’utente di interagire con la storia e, scorrendo verso l’alto, ottenere un link attraverso il quale può essere indirizzato al sito aziendale o – più ancora nello specifico – alla pagina specifica di un dato servizio o prodotto. Se si è un e-commerce, a maggior ragione, ciò serve a puntare sull’acquisto d’impulso, un comportamento cui l’utente medio di Instagram, secondo le ultime ricerche, è particolarmente incline.

Attenzione: Instagram stories vuol dire più coinvolgimento. Più coinvolgimento degli utenti vuol dire più messaggi e domande in posta privata. Fantastico, ma l’azienda è pronta a rispondere? Non c’è peggiore autogol di aver catturato un potenziale cliente che si spinge fino a contattarci personalmente, senza però trovare risposta. Non tornerà più. Tienilo a mente, se pensi di realizzare una strategia di marketing su Instagram.

Pensi che le stories e Instagram possano dare uno sprint alla tua azienda? Hai proprio ragione! Contattaci per una CONSULENZA GRATUITA PERSONALIZZATA: scopriremo insieme come mettere questi strumenti al servizio dei tuoi obiettivi di business.

Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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