Il rapper torna sulla scena a due anni esatti da "Still Striving" e rialza l'asticella
NEW YORK - Diciamolo: dopo il non stellare “Still Striving” e un 2018 trascorso in sordina, A$AP Ferg aveva bisogno di una boccata di ossigeno per rilanciare il suo momentum. Ossigeno che l’autoproclamatosi Trap Lord è andato a recuperare nella seconda metà degli anni novanta - quando un giovane Hip Hop si preparava al “golpe” su classifiche e lettori cd - per alimentare il suo nuovo “Floor Seats”.
La titletrack rimescola con successo il dna dell’iconica “Smack My Bitch Up” dei Prodigy; “Pups”, in tandem con A$AP Rocky, è un inno al dio dollaro che prende energia da quella “Get At Me Dog” che mise sulla mappa DMX e poi c’è “Dreams, Fairytales, Fantasies”, toccata e fuga su velluti R&B che ci riporta ai giorni d’oro della Bad Boy Records.
Quando il “vecchio” suona così nuovo non resta che levarsi il cappello. E nell’attesa che Rocky si riprenda dalle vicissitudini svedesi, il secondo in grado sembra avere tutto sotto controllo.