La storica band guarda avanti nel suo secondo lavoro dopo la reunion
LONDRA - Lo scorso 16 febbraio i Ride hanno dato alle stampe “Tomorrow's Shore”, un Ep di sole quattro tracce per giunta inizialmente scartate dalla sessione creativa che nel 2017 portò alla realizzazione di “Weather Diaries”, il primo album della band britannica dopo quasi 20 anni di assenza dalle scene.
All'epoca il cantante-chitarrista Mark Gardener aveva dichiarato che lo scopo era di ancorare i Ride nella contemporaneità evitando una (troppo facile) operazione nostalgia. Curiosamente sono queste quattro “escluse” a raggiungere maggiormente lo scopo: “Pulsar” dà spazio alla vena pop di una band che suona rock di qualità con grande facilità e con “Keep It Surreal” si procede ancora di più verso questa direzione. “Cold Water People” sfrutta l'elettronica per portare l'ascoltatore in un limbo psichedelico, prima del finale di “Catch Your Dreaming”, decisamente molto lontano dagli esordi shoegaze del combo di Oxford. I Ride stanno riuscendo a mutare pelle, modernizzandosi, senza tradire se stessi.