Tuttora nelle prime posizioni “Rattle That Lock” dell’ex Pink Floyd David Gilmour
LONDRA - Inevitabili i riverberi che, di riflesso, ci rimandano al suo gruppo-madre. Inevitabili e anche un po’ ruffiani. Ma è giusto che sia così. Il suo è un marchio di fabbrica, una fabbrica in cui l’elaborazione di capolavori era pressoché all’ordine del giorno. Questa volta non gridiamo al capolavoro, questo no, ma “Rattle That Lock” è comunque un gran bel disco.
Gilmour, a nove anni da “On A Island” (Emi, 2006), torna a immergersi in atmosfere visionarie, affidando, nel contempo, una parte dei testi a sua moglie, la giornalista e scrittrice Polly Samson. Dieci tracce ammalianti, di cui tre strumentali, co-prodotte, per la seconda volta consecutiva, in compagnia dell’ex Roxy Music Phil Manzanera.
A dare ulteriore lustro all’opera, non mancano amici e colleghi come Jools Holland (pianoforte), Robert Wyatt (cornetta) e Joe Parricelli (chitarra) nelle ambientazioni jazzy di “The Girl In The Yellow Dress”, oppure David Crosby e Grahm Nash che troviamo in “A Boat Lies Waiting”, un omaggio a Richard Wright, il tastierista dei Pink Floyd scomparso nel 2008.
Un disco raffinato, elegante, che, indubbiamente, ci restituisce un David Gilmour ancora in ottima forma.