
La gioielleria è sempre stata considerata un’arte aulica e ha goduto in ogni epoca di un prestigio particolare. San Eligio, vissuto tra il 588 e il 660 in Francia è il protettore degli orafi: la sua storia è raffigurata in due cattedrali francesi (Angers e Le Mans) e nel Duomo di Milano, con la vetrata di Niccolò da Varallo, dono degli orefici milanesi nel Quattrocento. Eligio venne assunto come apprendista dall’orefice lionese Abbone, che dirigeva la zecca reale. Sotto il re Clotario divenne orefice di corte e patrono della categoria, grazie alla sua creatività e dedizione all’arte orafa e al re. Sono passati 1.400 anni ma il gioiello continua a essere realizzato non solo per creare e celebrare la ricchezza, ma per donare gioia, come ogni oggetto intrinsecamente bello.
I distretti orafi più strutturati, a cui la maggior parte delle maison di fama mondiale affidano la loro produzione, sono collocate in Piemonte (Valenza Po), Veneto (Vicenza) e Toscana (Arezzo). Subito dopo viene la Lombardia, le cui radici millenarie vanno cercate negli orafi attivi a partire dal Medioevo.
I tesori longobardi sono conservati nel Duomo di Monza, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, in alcune chiese di Bergamo e di Chiavenna. L’arte orafa raggiunse a Milano il suo pieno sviluppo nel XV secolo. Per l’argento, sono famosi gli esperti cesellatori di Como, Cernobbio e Fino Mornasco.
Negli ultimi anni si può notare un fenomeno di concentrazione: diminuisce il numero di imprese, ma crescono gli addetti.
Il settore è legato alla moda e al design e riesce a esprimere la creatività degli artisti e il buon gusto che le aziende sanno proporre anche in altri ambiti. Si tratta di un comparto legato alla manualità artigiana: l’offerta sul territorio tra laboratori e negozi diventa un fattore di attrattività e di richiamo proprio per l’alta qualità della produzione.
In Svizzera la formazione professionale nel settore orafo può durare dai 3 ai 7 anni. Dopo la qualifica del terzo anno, il 50% degli studenti trova occupazione e il restante 50% prosegue nella specializzazione con l’apprendistato di I livello e frequenta i percorsi di alta formazione.
Gli orafi usano metalli preziosi (oro, argento e platino) acquistati sotto forma di placche, barre o fili presso ditte specializzate. Per le realizzazioni impiegano anche pietre preziose, semipreziose, perle e coralli.
Gli artigiani realizzano pezzi unici o in serie. Svolgono anche lavori di riparazione, adattamento e restauro di pezzi di oreficeria.
Esistono 3 principali indirizzi di formazione:
Indirizzo oreficeria
Elaborazione di disegni, campioni e modellini, stima dei costi e preparazione del preventivo;
Fabbricazione del gioiello tramite stampi, fusione dei metalli grezzi, composizione delle leghe, forgiatura del metallo, incisioni, iscrizioni, lucidatura.
Indirizzo argenteria
Creazione del disegno e produzione delle matrici necessarie; fabbricazione tramite taglio delle lastre di metallo, modellando la forma col martello, assemblamento dei pezzi con saldatura o inchiodatura;
Abbellimento dell’oggetto attraverso il cesello con motivi decorativi incisioni e limatura delle saldature.
Indirizzo incastonatura
Montaggio della pietra e finiture (posa della pietra nella sua sede, lucidatura dei bordi e verifica della solidità della posa).
L’incassatura delle pietre avviene tramite tecniche diverse: ad artiglio (griffes ripiegate sulla gemma), a grani (piccoli trucioli arrotondati ripiegati sulla pietra), incastonatura chiusa (la pietra è posta in sede e poi circondata da lastra di metallo ripiegata).
Il tirocinio dura 4 anni e avviene in laboratori o aziende del settore. Contestualmente si devono frequentare i corsi alla Scuola professionale artigianale e industriale (SPAI) 1 giorno alla settimana.
La persona in formazione segue inoltre i corsi interaziendali organizzati dall'associazione professionale di categoria.
Al termine della formazione, superati gli esami, si ottiene l'attestato federale di capacità (AFC) di ORAFO con menzione alla specializzazione.
Il perfezionamento avviene tramite la maturità professionale che agevola l'accesso alle scuole universitarie professionali (SUP), oppure è possibile accedere alla maturità artistica o tecnica.
Il perfezionamento in gemmologia avviene in scuole specializzate a Ginevra o a Basilea o attraverso formazione completa all'estero (Germania, Inghilterra, Stati Uniti, anche per corrispondenza);
La formazione può completarsi attraverso la scuola universitaria al Dipartimento ambiente, costruzioni e design (DACD), o di un'altra SUP di arte applicata della Svizzera.
Nella Svizzera romanda è possibile frequentare scuole d'arte applicata nel Canton Ginevra o Neuchâtel.
Gli orafi e gli incassatori con esperienza, soprattutto con competenze anche in ambito gemmologico, possono accedere ad impieghi in atelier di grandi imprese presso manifatture di oreficeria o d'orologeria o mettersi in proprio.
A cura di Dario Cominotti