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STATI UNITIPannelli fotovoltaici che producono energia anche di notte

23.05.22 - 08:00
Sviluppati dei pannelli solari che generano elettricità di notte sfruttando il fenomeno del raffreddamento radiativo
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Pannelli fotovoltaici che producono energia anche di notte
Sviluppati dei pannelli solari che generano elettricità di notte sfruttando il fenomeno del raffreddamento radiativo

Un team di scienziati guidati dal ricercatore Sid Assawaworrarit della Stanford University, in California, negli Stati Uniti, è riuscito a realizzare un pannello solare in grado di generare energia elettrica anche di notte, comunque senza irraggiamento diretto, e senza ricorrere a batterie di stoccaggio. Lo studio, pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters, potrebbe rappresentare una svolta nella produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il sistema sfrutta il fenomeno del raffreddamento radiativo, per cui la luce infrarossa si irradia liberamente dalla superficie dei pannelli solari nello spazio portando la temperatura del pannello a un livello inferiore a quello dell’aria circostante. Questo flusso permette al dispositivo di generare una piccola quantità di elettricità dalla differenza di temperatura che c’è tra la superficie del pannello e l’ambiente circostante. In effetti, siccome la superficie del pannello è più fredda, l’ambiente trasferisce calore che può essere convertito in energia elettrica grazie a un generatore termoelettrico integrato nel pannello.
«Durante il giorno, la luce che arriva dal Sole colpisce la cella, ma durante la notte accade qualcosa di inverso. Questo perché i pannelli solari, così come qualsiasi oggetto più caldo dello zero assoluto, emettono una radiazione infrarossa. A conti fatti, una luce è emessa dal pannello e noi la sfruttiamo per generare elettricità di notte», ha spiegato Assawaworrarit. Ad esempio, in una notte limpida, il dispositivo sviluppato dai ricercatori, testato sul tetto di Stanford, è in grado di generare circa 50 mW/mq. Attraverso alcuni accorgimenti e miglioramenti si potrebbe però arrivare fino a raddoppiare questi valori. «Il limite teorico è probabilmente di circa 1 o 2 watt per metro quadrato», ha affermato Assawaworrarit.
Un vantaggio rilevante di questa innovativa tecnologia sta nel fatto che il tipo di generatori termoelettrici adoperati in questi pannelli solari sono allo stato solido, «quindi la durata è praticamente per sempre», ha dichiarato ancora Assawaworrarit. È importante comunque sottolineare come al momento si tratti ancora di una tecnologia sperimentale e, pertanto, ben lontana da un debutto commerciale. Ad ogni modo, un possibile utilizzo potrebbe essere quello di alimentare la vasta rete di sensori ambientali che gli scienziati usano per tenere sotto controllo per esempio le condizioni meteorologiche. Disporre di pannelli solari che generano una piccola quantità di elettricità di notte, infatti, potrebbe ridurre i costi di manutenzione e la necessità di adoperare batterie.
I ricercatori della Stanford University non sono stati gli unici ad utilizzare un generatore termoelettrico per catturare l’energia prodotta dal fenomeno del raffreddamento radiativo ma, integrando questa nuova tecnologia con pannelli solari che generano elettricità durante il giorno, hanno sicuramente raggiunto un importante traguardo ingegneristico.

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