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AvanTIUna nave sostenibile per la transizione energetica del trasporto marittimo

24.01.22 - 08:00
La nave MS Porrima funziona con energia solare, eolica e idrogeno, un mix più che competitivo con i combustibili fossili
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Una nave sostenibile per la transizione energetica del trasporto marittimo
La nave MS Porrima funziona con energia solare, eolica e idrogeno, un mix più che competitivo con i combustibili fossili

Nel suo viaggio inaugurale di 3.200 km tra Tokyo (Giappone) e Kaohsiung (Taiwan), la nave MS Porrima ha dimostrato che il trasporto marittimo e la pesca sono pronti per una rivoluzionaria transizione energetica. Questo primo viaggio, infatti, ha fornito la prova che solare, eolico e idrogeno battono tutti gli altri sistemi di alimentazione per navi in termini di costi, prestazioni tecniche e affidabilità.

L’obbiettivo della nave, nello specifico, è quello di fornire prove del funzionamento di una serie di tecnologie che dimostrino le loro prestazioni su un’imbarcazione che viaggia per il mondo. La prima prova di funzionamento riguarda l’energia solare. MS Porrima è dotata di 516 metri quadrati di pannelli solari e 8 tonnellate di batterie al litio. La capacità massima di ricarica in pieno sole è di +100kW. I due motori a propulsione elettrica consumano 15 kW e 25 kW affrontando venti e correnti contrari. Sei ore di sole al giorno bastano per avanzare a 5 nodi per 24 ore (circa10 km/h). Ciò significa percorrere 240 chilometri al giorno e fare il giro del mondo in 200 giorni. In effetti, MS Porrima detiene il record della prima nave ad aver fatto il giro del mondo spinta solo da energia solare.

Quando non c'è il sole, le batterie si scaricano in 2 giorni. Ecco perché la nave è dotata anche di un aquilone che prende il vento a 170 metri di quota e tira la barca a 10 nodi, il doppio della velocità dei motori elettrici. L’insieme di eolico e solare offre un mix energetico indipendente, nel senso che quando la nave è tirata dall’aquilone le eliche si invertono e generano potenza, se il tempo è soleggiato le batterie si ricaricano entro un paio d’ore.

Tutto ciò fa si che per brevi periodi ci sia un enorme eccesso di energia disponibile, che la nave è in grado di convertire in idrogeno, creando una resilienza energetica in tutte le condizioni meteorologiche, anche avverse, che si possono trovare in mare. MS Porrima è così la prima nave che ha compiuto il passo coraggioso di integrare a bordo il proprio idrogeno dalla fonte più abbondante della terra, l’acqua di mare.

MS Porrima, dunque, dispone di tre fonti energetiche complementari. Questo mix non si esaurisce mai, qualunque siano le condizioni metereologiche. Caso mai l’energia dovesse esaurirsi, a bordo c'è anche un generatore di biodiesel che potrebbe fornire elettricità di emergenza. La prova di funzionamento è quindi convincente. Solo adoperando solare, eolico e idrogeno, infatti, si può coprire tutto il fabbisogno energetico della nave.

Questa scoperta, inoltre, apre la strada all’integrazione di tecnologie aggiuntive. MS Porrima è di proprietà di Blue Innovations S.A., una società svizzera dedicata a implementare tecnologie innovative. Dopo una prima analisi, l’azienda ha affermato che alla nave si possono aggiungere due tecnologie rivoluzionarie: la pesca con reti a bolle d’aria, che permetterebbe di catturare solo i maschi, garantendo la riproduzione liberando le femmine, e la tecnologia dei microfluidi per rimuovere nanoparticelle di plastica dall’acqua del mare.

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