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CINANuovo record per il reattore a fusione nucleare cinese

21.06.21 - 10:15
Il reattore cinese EAST ha raggiunto la temperatura record di 120 milioni di gradi mantenendola per 101 secondi
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Nuovo record per il reattore a fusione nucleare cinese
Il reattore cinese EAST ha raggiunto la temperatura record di 120 milioni di gradi mantenendola per 101 secondi

La reazione a fusione nucleare sembra oggi ancora più vicina. La Cina ha infatti annunciato di aver stabilito un nuovo record mondiale grazie all’Experimental Advanced Superconducting Tokamak (EAST), il reattore sperimentale dell’istituto di scienze fisiche di Hefei, che è riuscito a portare il plasma al suo interno fino ad una temperatura di 120 milioni di gradi Celsius per ben 101 secondi.
Si tratta, insomma, di temperature che sfidano quelle prodotte dal Sole stesso.
Come è noto, mentre in un reattore a fissione nucleare un atomo di un elemento pesante decade in elementi più leggeri, in un reattore a fusione si tenta di ottenere l’unione di due atomi leggeri per produrne uno più pesante, imitando la stessa reazione che avviene all’interno delle stelle. Tale processo, al quale gli scienziati stanno lavorando da anni, permetterebbe di produrre enormi quantità di energia a basse emissioni di carbonio.
Il problema è che si tratta di un processo tecnologicamente molto complesso da ottenere. Se infatti all’interno delle stelle la fusione nucleare è possibile grazie alla gravità, che comprime gli atomi di elementi come l’elio con tanta forza da fonderli tra loro, sulla Terra un risultato simile si può raggiungere solo tramite le alte temperature. La comunità scientifica, a questo proposito, stima che un reattore a fusione terrestre dovrebbe spingersi almeno alla temperatura di 100 milioni di gradi per sperare di ottenere dell’energia dalle reazioni fisiche che avvengono al suo interno. Questa è infatti considerata la temperatura minima che consentirebbe di conseguire una reazione autosufficiente, cioè in cui il reattore è potenzialmente in grado di iniziare a produrre più energia di quanta ne consumi.
Tale obbiettivo è stato oggi ampiamente raggiunto dalla Cina grazie al suo Tokamak, il reattore a ciambella all’interno del quale il plasma viene riscaldato al punto da permettere ai combustibili a idrogeno di fondersi insieme per rilasciare energia in grado, a sua volta, di generare elettricità.
Nello specifico, i ricercatori che lavorano presso il centro di controllo dell’EAST, chiamato anche il “sole artificiale cinese”, la mattina del 28 maggio hanno stabilito un nuovo record mondiale, raggiungendo una temperatura del plasma di 120 milioni di gradi Celsius per un periodo di 101 secondi. Durante l’esperimento, inoltre, è stata raggiunta anche una temperatura del plasma di 160 milioni di gradi Celsius per 20 secondi.
Ad annunciare la notizia è stato Gong Xianzu, ricercatore dell’Istituto di fisica del plasma dell’Accademia cinese delle scienze (Asipp) e responsabile dell’esperimento condotto a Hefei, capitale della provincia di Anhui, nella Cina orientale. Lo scopo finale dell’EAST è creare una fusione nucleare simile a quella del Sole, utilizzando l’abbondanza di deuterio nel mare per fornire un flusso costante di energia pulita. Naturalmente, secondo gli scienziati che stanno lavorando al progetto, la tecnologia è ancora in fase sperimentale e serviranno almeno 30 anni perché esca dal laboratorio. Ma una volta messa a punto in maniera definitiva, la fusione nucleare potrebbe fornire all’umanità energia sicura, sostenibile e praticamente infinita.

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