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LUGANOFondazione Dalle Molle: la qualità della vita diventa un contest

04.08.17 - 10:20
Fondazione Dalle Molle: la qualità della vita diventa un contest

LUGANO - In Canton Ticino esiste un piccolo istituto (che poi così piccolo non è perché è considerato il quinto in ordine d’importanza a livello mondiale) che guarda però verso una grande meta: conferire alla macchina la capacità di capire il mondo per migliorare la qualità della vita delle persone. Negli anni sono state tante le iniziative intraprese dalla Fondazione Dalle Molle per avvicinare il Ticino a questa visione. Una su tutte, anche se sconosciuta ai più, è un importante concorso che a partire dal 2010 promuove e incentiva la ricerca scientifica e tecnologica a sostegno dell’innovazione.

Il Concorso «Qualità della Vita»
Ogni anno, la Fondazione assegna il premio «Qualità della Vita» ad un progetto di ricerca che proponga soluzioni nuove, creative e originali. I progetti possono toccare 4 argomenti apparentemente diversi ma che hanno un minimo comune denominatore: la qualità della vita, appunto. Queste quattro macro aree sono:

    • Gestione armoniosa ed equilibrata della città
    • Promozione attività umane, economiche, sociali e culturali per la valorizzazione dell’individuo.
    • Comunicazione e integrazione sociale
    • Integrazione socio-culturale, autonomia, sviluppo e dignità della persona

Le proposte vengono valutate da una Giuria composta da personalità di fama. In palio due premi dal valore di 10.000 CHF che vengono assegnati generalmente ad ottobre di ogni anno.

Fondazione Dalle Molle: l’uomo al centro
La Fondazione nasce a Lugano, proprio in quel Canton Ticino che oggi si sta sempre più impegnando a sviluppare idee, sistemi e ricerche innovative con il fine di mettere al servizio dell’uomo le potenzialità che le nuove tecnologie rendono possibili. Prendendo ispirazione dal pensiero e dal discorso di Angelo Dalle Molle, il quale vedeva nella volontà dell’uomo e nelle sue capacità l’unica risorsa per evolvere e migliorarsi diventando misura della scienza, la Fondazione, attraverso un approccio interdisciplinare globale, centra la sua visione su un'idea di scienza non più al mero servizio dell'uomo bensì come creazione e componente indispensabile per la sua evoluzione. Tale processo non può che avere come motivazione e allo stesso tempo obiettivo quello di migliorare la qualità della vita in tutti i suoi aspetti: dalla comunicazione, alla mobilità, dall’ambiente agli usi e costumi quotidiani.

Inaspettatamente Ticino
Diciamo la verità, ai più il nostro cantone potrebbe sembrare un incubatore insolito per questo tipo di attività. Al contrario, il Ticino negli ultimi decenni ha compiuto un vero e proprio sforzo in direzione dell’innovazione in diversi ambiti. Ancora una volta, nasce tutto dalla volontà del Cantone, di enti e istituti no profit, di scienziati ma anche di sognatori che si impegnano nel raggiungimento di grandi traguardi nonostante le difficoltà. La caratteristica principale di questa tendenza è la totale apertura verso l’esterno: la scienza non è più riservata ad un elitario e ristretto gruppo ma spalanca le porte alle nuove idee, ai giovani e alle iniziative orientate a coinvolgere tutti coloro che credono e vogliono partecipare alla realizzazione della visione. È stato superato lo scoglio che in passato, in Svizzera come a livello internazionale, ha condizionato certi settori limitandone il pensiero. Interdisciplinarità e assenza di pregiudizio su punti di vista e idee esterne, magari provenienti da materie umanistiche, hanno creato una sinergia inedita. Il contest della Fondazione è solo un esempio tra tanti che meriterebbero di essere citati.

Insomma, a quanto pare la strada più veloce che porta al futuro passa attraverso l’innovazione, la condivisione e il pensiero creativo.
In Ticino, ci si voglia credere o no, qualcuno l’ha già capito da un pezzo.

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