Sporgeranno denuncia contro ignoti i Municipi danneggiati dall'avvelentamento delle acque nel Sopraceneri
CUGNASCO - C'è una responsabilità umana dietro l'inquinamento idrico che ha messo alle strette 5mila persone nel Locarnese, da sabato. E verrà accertata. Lo conferma il sindaco di Cugnasco-Gerra Gianni Nicoli, che precisa come il Municipio ha intenzione di sporgere al più presto una denuncia (per ora) contro ignoti. «Escludiamo che possa essersi trattato di un vandalismo o di un atto terroristico - spiega Nicoli - le prime verifiche hanno permesso di escludere quest'ipotesi». Anche l'incidente per cause "naturali" non è da prendere in considerazione. «È infatti evidente che il problema si è generato durante dei lavori di manutenzione che erano in corso, sabato, in una camera di ripartizione dell'acquedotto». In particolare, un errore nella posa di un generatore a benzina, vicino a una fonte, avrebbe causato l'evaporazione di carburante filtrato poi nell'acqua.
Errore umano, dunque. Su questo ci sono pochi dubbi. Ma «è presto per correre alle conclusioni» aggiunge il sindaco. Sarà l'inchiesta della Magistratura a verificare le responsabilità personali all'interno della ditta incaricata dei lavori. Intanto, dai risultati delle analisi condotte sulla fonte interessata emergono «valori confortanti, l'acqua è tornata pulita» precisa Nicoli. Lo stesso non può dirsi, però, per l'acqua ancora in circolo nell'acquedotto, che rimane non potabile. «Si tratta di una crisi senza precedenti, a memoria d'uomo in Ticino non si erano mai avuti inquinamenti chimici» conclude il sindaco. «Chiediamo a tutti di mantenere la calma».