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SVIZZERAIl settore della costruzione è alle prese con volumi di lavoro record

24.11.21 - 10:23
Il fatturato del terzo trimestre è il più elevato degli ultimi tre decenni, ma la SSIC mette in guardia
Depositphotos (MrTwister)
Terzo trimestre da incorniciare per il settore della costruzione.
Terzo trimestre da incorniciare per il settore della costruzione.
Fonte Ats
Il settore della costruzione è alle prese con volumi di lavoro record
Il fatturato del terzo trimestre è il più elevato degli ultimi tre decenni, ma la SSIC mette in guardia

BERNA - Volumi di lavoro record nel terzo trimestre nel settore della costruzione: il fatturato si è attestato a 6,4 miliardi di franchi, il valore più elevato degli ultimi tre decenni almeno, ha indicato stamani la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC).

L'occupazione è salita a circa 91'500 lavoratori permanenti, il livello più alto da quasi 20 anni. Tutti i comparti, dall'edilizia residenziale al genio civile pubblico, hanno dato un contributo positivo alla crescita.

L'avvertimento della SSIC - «Tuttavia, quella che sulla carta sembra una fase di forte espansione deve essere relativizzata a causa dei forti effetti straordinari e di recupero», mette in guarda la SSIC. Il settore principale della costruzione ha infatti alle spalle un anno e mezzo debole, che è stato segnato dalla pandemia da coronavirus e dai massicci aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione.

L'indice costruzioni, lo strumento previsionale del Credit Suisse e della SSIC, prevede un'attività di costruzione di sei miliardi di franchi per l'ultimo trimestre. Questo riporterebbe il fatturato di del 2021 al livello del 2019 - che al momento detiene il primato - e forse lo supererebbe. Secondo gli impresari però l'attuale fase di rilancio è un fenomeno temporaneo: a medio termine è probabile che l'attività di costruzione si stabilizzi di nuovo a un livello più basso.

Questo è dimostrato anche dalla situazione degli ordinativi, che erano fortemente calati nel 2020. Il primo trimestre 2021 ha palesato un forte effetto di recupero, con 7,2 miliardi di nuove commesse, valore da primato. In seguito però, la situazione ha subito un rallentamento notevole: nel secondo trimestre sono stati impartiti ordini per 5,8 miliardi e nel periodo luglio-settembre per 5,3 miliardi. Le riserve di lavoro vengono smaltite: da 17 miliardi alla fine di marzo a 15 miliardi alla fine di settembre.

Posti di lavoro - Per queste ragioni secondo la SSIC non è garantito che l'attuale elevato livello di occupazione possa essere mantenuto. In genere l'impiego nel settore principale delle costruzioni raggiunge il suo picco annuale alla fine di settembre, dopo di che l'occupazione scende di diversi punti percentuali a causa della meteo invernale. Attualmente sembra piuttosto improbabile che l'anno prossimo i posti di lavoro possano crescere in modo così forte come nel 2019 o nel 2021.

La situazione ticinese - Uno sguardo va dato anche alle dinamiche regionali: in Ticino il fatturato nel terzo trimestre si è attestato a 280 milioni di franchi, il 42% in più dello stesso periodo del 2020. Gli ordinativi sono saliti del 38%. La situazione viene definita dalla SSIC «ancora interessante». A destare preoccupazione sono però le nuove acquisizioni, in particolare nel campo del genio civile: viene ribadito l'appello agli enti pubblici a non rallentare gli investimenti, in particolare nell'ottica di mantenere i posti di lavoro del ramo.

Il canton Grigioni è da parte sua inserito nella zona Svizzera orientale, che segna +9% di fatturato a 1,1 miliardi e nuove commesse per 910 milioni (+21%). Le riserve di lavoro sono buone. Unica punta di amarezza: i margini di guadagno vengono considerati tuttora troppo bassi.

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