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EUROPAEcco la risposta di Bruxelles alla scure a stelle e strisce

03.10.19 - 20:46
È stata stilata una lista di almeno 11 pagine che contiene prodotti americani che potrebbero essere colpiti come contromossa alle sanzioni americane
Keystone
Ecco la risposta di Bruxelles alla scure a stelle e strisce
È stata stilata una lista di almeno 11 pagine che contiene prodotti americani che potrebbero essere colpiti come contromossa alle sanzioni americane

BRUXELLES - Dal pesce atlantico ai vini della California, dalle noccioline ai blu jeans: sono solo alcuni dei prodotti simbolo del made in Usa nel mirino di eventuali sanzioni miliardarie da parte dell'Ue come contromossa a quelli annunciati dalle autorità americane dopo il via libera dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) agli Stati Uniti.

La risposta di Bruxelles alla scure a stelle e strisce non si è fatta attendere, con la Commissione europea che oggi a nome dei 28 ha messo in guardia Washington e ha annunciato che sta preparando la sua risposta. L'Unione europea però al contempo ha auspicato che si possa evitare di innescare un'escalation e quindi una guerra commerciale fra le due sponde dell'Atlantico.

«L'Ue deplora la decisione degli Usa», ha spiegato oggi Daniel Rosario, portavoce dell'esecutivo comunitario, precisando che ciò «nuocerà ai consumatori e alle aziende statunitensi e renderà più complicati gli sforzi verso un accordo negoziato». Ma Rosario ha anche avvertito l'amministrazione Trump che l'Ue non intende restare a guardare: «Se gli Stati Uniti impongono penalizzazioni sui prodotti europei, ciò spingerà l'Ue in una situazione in cui dovremo fare lo stesso». E a proposito delle contromisure Rosario ha poi ricordato che un elenco preliminare di prodotti statunitensi da prendere in considerazione è già stato pubblicato lo scorso aprile.

Si tratta di una lista di almeno 11 pagine che contiene prodotti americani che potrebbero essere colpiti. Si va infatti dalle noccioline ai chewing gum, dal tabacco al rum. Un elenco che fa da contrappeso a quello americano, che invece andrà a colpire le eccellenze del Vecchio continente, dal whiskey scozzese ai vini francesi, dalle olive fino al Parmigiano.

Da Berlino tuona il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz che annuncia una reazione decisa ma assennata alla nuova situazione creata dai nuovi dazi punitivi. Anche se, ha premesso, «in un mondo globalizzato i conflitti commerciali non giovano a nessuno».

In campo anche la commissione Agricoltura del Parlamento europeo che ha chiesto di incontrare lunedì 7 ottobre a Bruxelles l'attuale commissaria Ue al Commercio Cecilia Malmström e il futuro responsabile del portafoglio Phil Hogan per un'audizione urgente. «L'intento - ha precisato l'eurodeputato italiano Paolo De Castro - è di presentare una lista di misure concrete da attuare immediatamente a sostegno degli agricoltori e dell'agroalimentare europeo, che rischiano di pagare il conto più alto delle misure che potrebbero iniziare a essere applicate dal 18 ottobre prossimo».

Intanto si attende il 14 ottobre, quando a Ginevra si terrà un meeting chiesto dagli Usa al Wto per avere l'approvazione sulle contromisure contro la Ue.

Ecco la lista nera degli Usa

* AEREI. La nuova ondata di dazi Usa, dopo l'offensiva su acciaio e alluminio del 2018, nasce dalla vittoria Usa al Wto sul caso degli aiuti illegali ad Airbus. Ora su tutti i nuovi velivoli commerciali e su molte delle componenti per aerei scatteranno dazi Usa del 10%. Una misura che colpisce la Francia, la Germania, la Spagna e il Regno Unito.

* FORMAGGI E SALUMI. Dazi del 25% verranno imposti su quasi tutti i formaggi più popolari in Europa, freschi o stagionati, a partire dai formaggi italiani e francesi. A rischio dunque sono emmental, groviera, parmigiano, grana, gorgonzola, feta. Non dovrebbe al momento rientrare nella lista, invece, la mozzarella di bufala campana, mentre viene tassato lo yogurt greco. Fuori anche il prosciutto crudo Dop, mentre a rischio potrebbero essere altri prodotti derivati dal maiale come mortadella e il salame.

* VINI E OLI. Qui i Paesi più colpiti sono la Francia, la Germania e la Spagna, mentre sarebbero al momento salvi i vini e l'olio d'oliva prodotti in Italia. Niente dazi al 25%, dunque, sul prosecco, molto diffuso negli Usa. Mentre Parigi può consolarsi con l'esclusione, al momento, dello champagne.

* ALCOLICI E LIQUORI. La stangata Usa colpisce il whiskey scozzese e nord irlandese, mentre risparmia quello prodotto nella Repubblica d'Irlanda. Nel mirino poi tutti i liquori italiani (come gli amari o il diffusissimo Aperol) e iberici come il Porto. Mentre resta fuori la Francia che non vedrà imporre dazi sul cognac.

* ALTRI. Dazi del 25% infine su altri prodotti alimentari come i biscotti (ma non quelli italiani), wafer, waffle, le olive spagnole (ma non quelle greche o italiane), il caffè tedesco. Colpiti anche diversi capi di abbigliamento come maglioni e felpe "made in Gb", mentre sarebbero al momento esclusi i prodotti in pelle a partire da borse e accessori di lusso, con un sospiro di sollievo per tutti i brand piu famosi.

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