Lo smartphone, che incorpora tecnologie tra le più avanzate sul mercato e che molto probabilmente snobberà Google
MONACO DI BAVIERA - Huawei convoca la stampa a Monaco di Baviera per mostrare il primo telefono che paga le conseguenze della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Davanti a una platea di un migliaio di giornalisti, la compagnia svela il Mate 30, uno smartphone top di gamma che incorpora tecnologie tra le più avanzate sul mercato, ma che sul mercato rischia di arrivare monco: probabilmente non avrà a bordo le app e i servizi di Google, dalla posta di Gmail alle Mappe, da Google Drive e Foto a YouTube.
La causa è l'inserimento di Huawei, lo scorso marzo, nella "lista nera" del commercio Usa, con cui Donald Trump ha impedito (o comunque reso molto difficile) alle aziende americane di vendere beni e servizi al colosso asiatico.
Lo smartphone girerà come sempre su Android, il sistema operativo di Google, ma nella sua versione open source, cioè la versione basica e gratuita che Huawei e gli altri costruttori sono liberi di usare senza dover stringere accordi commerciali con Google.
Sulla serie Mate 30 non ci sarà il negozio di applicazioni di Google (il Play Store), né ci saranno tutte le app che siamo abituati a trovare precaricate sul telefono. Gli utenti potranno usare il negozio di Huawei (l'App Gallery) per scaricare le app "non-Google" più gettonate come Facebook, Instagram, WhatsApp, Twitter e altre (sono 11mila sullo store, e crescono "di giorno in giorno", spiega la compagnia). Installare le app di Google non sarà comunque impossibile, collegandosi ad altri negozi online.
Il Mate 30, e il fratello maggiore Mate 30 Pro, vengono presentati in quella che sembra una prova di forza di Huawei, non disposta a piegarsi ai tempi delle trattative sino-americane. Ma al momento manca un'informazione importante: si sa che i telefoni arriveranno in svariati mercati europei entro la fine dell'anno, ma non c'è una data. La situazione è "fluida", si spiega dall'azienda. L'incertezza è ancora forte.