Lo ha indicato Beat Bannwart, responsabile dell'innovazione strategica e del mercato della clientela aziendale, in un forum organizzato dal giornale Finanz und Wirtschaft oggi a Rüschlikon
ZURIGO - UBS cerca il modo di ridurre i suoi costi attraverso la blockchain: si presterebbero bene all'uso di questa tecnologia le operazioni internazionali di negoziazione. Lo ha indicato Beat Bannwart, responsabile dell'innovazione strategica e del mercato della clientela aziendale presso la grande banca in un forum organizzato dal giornale Finanz und Wirtschaft oggi a Rüschlikon (ZH).
«I campi di applicazione della blockchain e dei 'registri distribuiti' (distributed ledger o shared ledger, ndr) si rivelano sempre interessanti quando diverse parti lavorano con gli stessi dati». Consente infatti di ridurre «burocrazia e perdita di tempo», ha detto Bannwart.
Le operazioni internazionali di negoziazione sono un buon esempio per il quale un registro digitale e decentralizzato come la blockchain permetterebbe di ridurre i costi "in modo massiccio". A questo scopo UBS ha presentato un anno e mezzo fa un primo progetto legato alla blockchain con la sua piattaforma Batavia.
Nel frattempo, questo progetto, sviluppato con IBM è stato ridefinito con il nome di "we.trade". Lo scopo è di semplificare determinate transazioni internazionali, in un universo ancora poco digitalizzato. «Queste operazioni sono molto dispendiose in termini di tempo e denaro, in quanto vengono fatte passo a passo», ha detto Bannwart.
Per questo genere di casi la blockchain può scombussolare tutto e rendere completamente obsoleti i modelli utilizzati finora riducendo i costi nell'ordine del 90%.