Il gigante delle telecomunicazioni potrebbe creare posti di lavoro altamente specializzati all'estero
ZURIGO - Swisscom sta esaminando la possibilità di creare posti di lavoro altamente specializzati all'estero. Concretamente, potrebbe essere avviata un'unità con inizialmente 40 dipendenti nei Paesi Bassi, ha riferito all'agenzia AWP un portavoce dell'operatore delle telecomunicazioni, confermando una notizia del portale online Watson.
Il motivo che ha portato a questo test è la carenza di specialisti informatici in Svizzera. Già oggi i posti di lavoro altamente specializzati nel settore TI (acronimo di tecnologia dell'informazione) rimangono vacanti per mesi, ha detto il portavoce. Dunque - ha aggiunto - non si tratta di una delocalizzazione, anche perché pure in questo caso i posti vacanti vengono dapprima pubblicati in Svizzera.
Secondo il portavoce, in questo programma è coinvolto solo un piccolo settore che richiede esperti informatici altamente specializzati, denominato DevOps in linguaggio tecnico.