Cerca e trova immobili

LUGANOSul web va di moda la vendita di oggetti “fantasma”

17.09.18 - 08:11
Merce che non esiste. Mai recapitata. Al consumatore arriva una busta, per simulare la tracciabilità dell’invio. L’ultima astuzia dei truffatori in rete sotto la lente degli specialisti
Fotolia
Sul web va di moda la vendita di oggetti “fantasma”
Merce che non esiste. Mai recapitata. Al consumatore arriva una busta, per simulare la tracciabilità dell’invio. L’ultima astuzia dei truffatori in rete sotto la lente degli specialisti

LUGANO – Prodotti a prezzi stracciati in vendita sul web. Oggetti “fantasma” che non arriveranno mai al vostro domicilio. Le offerte spuntano tra i social. E a volte basta un clic di troppo per finire nella trappola. È capitato a Roberto, trentenne luganese, che nelle scorse settimane ha cercato di acquistare un paio di occhiali in vendita per dieci euro su un noto sito di vendite online. «Non solo non mi è arrivata la merce – racconta – ma addirittura mi è stata mandata una busta vuota».

Il  codice – Un meccanismo astuto, che mette il consumatore con le spalle al muro. «La spedizione di una busta – spiega Thomas Carta, specialista in comunicazione di massa e nuovi media – è dotata anch’essa di un codice che consente il tracking, la tracciabilità dell’invio. Di conseguenza, nessuno potrà mai sostenere di non averla ricevuta. Che la busta fosse vuota, o che vi sia intenzionalità di truffa da parte del venditore, diventa tutto da dimostrare».

Nessuna responsabilità – E lì sta il punto. Siti come quello in questione, dal profilo giuridico, sono legittimati a lavarsene le mani. «Tecnicamente – prosegue Carta – mettono in contatto chi vende e chi compra. Ma non si assumono responsabilità se qualcosa, come spesso accade, va storto».

Lamentele inutili – Per eventuali lamentele, non resta che rivolgersi a chi ha gestito la transazione: la società che ha rilasciato la carta di credito oppure PayPal. «Ma senza una denuncia presso le autorità, in genere il rimborso potrebbe non venire concesso. Chi mai avrà tempo e voglia di seguire un percorso tale per pochi spiccioli?» Nessuno, ovviamente.

Denuncia senza senso – «Senza contare che è praticamente impossibile risalire a questi truffatori – sostiene Luca Binzoni, avvocato – una denuncia contro ignoti ha poco senso. Spesso questa gente si trova in zone remote. All’atto pratico, anche per gli inquirenti diventa difficile e dispendioso muoversi. Dimostrare, inoltre, che si è caduti nella rete di una truffa è particolarmente difficoltoso».

Qualcuno abbocca sempre – Carta esegue un rapido calcolo. «Almeno cento persone al giorno, ai quattro angolo del globo, di certo cadranno nella trappola. Significa che il truffatore intasca un migliaio di franchi senza difficoltà. Per poi volatilizzarsi e apparire, con un altro nome, qualche giorno dopo».

Prudenza – Che fare dunque per evitare situazioni sgradevoli. Binzoni è categorico: «Quando si immettono i dati della propria carta di credito sul web, occorre sempre assicurarsi che dall’altra parte ci sia un interlocutore di fiducia. Nel dubbio, meglio lasciare perdere».

Nella giungla di internet – Ma come si capisce se un sito è affidabile, o meno? «Wish.com, ad esempio, è estremamente affidabile – fa notare Carta – lo possiamo intuire dal fatto che dispone di un servizio clienti con sede in Europa, dotato di collaboratori di lingua madre italiana che risolvono i problemi dei consumatori nel giro di poche ore».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
....oppure acquistare un bel fantasma vero insomma una presenza incorporea di quelli che ti seguono ovunque anche su zalando........

GI 5 anni fa su tio
i rischi di comprare "il gatto nel sacco"....meglio un qualche franchetto in più ma dove ci sia qualcuno che ti serve, ti consiglia.....e magari ti da anche una qualche garanzia sul prodotto....

87 5 anni fa su tio
La truffa può anche essere girata al contrario: il venditore spedisce l'oggetto e l'acquirente gli invia di ritorno un pacco di rifiuti (cartaccia, strofinacci...) che dissimula il peso dell'oggetto acquistato. Se il pagamento è stato fatto tramite Paypal e si apre una risoluzione mediata, l'acquirente ha buone possibiltà di riavere i soldi (e l'oggetto, a dannoi del venditore).

Tenderloin 5 anni fa su tio
Risposta a 87
Avevano beccato anche gente che ordinava su Zalando con indirizzi inventati e metteva un nome falso su un bucalettee sfitto per poi ritirare il pacco ed eliminare ogni traccia.

MoonLight 5 anni fa su tio
Ma non si può mettere il nome di questo sito online? O è considerato diffamazione? Almeno uno sa dove far maggiormente attenzione...

Pepperos 5 anni fa su tio
Pago qualcosa di più, ma vado in negozio o su piattaforme collaudate. Es. Amazon... Alibaba...
NOTIZIE PIÙ LETTE