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CANTONEImprenditore in fuga dalle tasse del Ticino: «Qui non vivrei»

07.03.18 - 06:09
Il racconto di Nicola, trasferitosi nella Svizzera tedesca: «Vorrei tornare a "casa" ma non posso». Dal 2011 al 2015 persi 24 grossi contribuenti e oltre un miliardo di franchi
Imprenditore in fuga dalle tasse del Ticino: «Qui non vivrei»
Il racconto di Nicola, trasferitosi nella Svizzera tedesca: «Vorrei tornare a "casa" ma non posso». Dal 2011 al 2015 persi 24 grossi contribuenti e oltre un miliardo di franchi

LUGANO - Lui, dal Ticino, alla fine è fuggito. Anzi, più o meno all'inizio. Non c'è rimasto a lungo, qui; dove pure, giura, avrebbe voluto fare crescere la propria azienda, di quelle che stanno nei settori oggi cosiddetti all'avanguardia nei mercati innovativi. «Non ho potuto, non me l'hanno permesso», racconta. Quarant'anni, nel 2014 s'è trasferito nella Svizzera di lingua tedesca con tutta la famiglia, moglie e tre bambini, ma è da qualche anno in più che ha spostato residenza personale e sede operativa. «Ho ancora un ufficio a Lugano, ma sono dovuto andare via. Non solo per ragioni legate al mio business: con le tasse che ci sono, in Ticino non avrei saputo vivere». 

«Il Ticino aiuti anche noi, non solo chi viene da fuori» - Nicola, nome di fantasia. «Sono nato e cresciuto lì, mi conoscono tutti - si giustifica per telefono - preferisco l'anonimato». Ragiona sul suo caso e lo rende universale. «Le aziende di successo in Ticino sono poche: vogliamo chiederci perché?». Dice che «ci tornerei domani, è casa mia, se solo ci fossero le condizioni». Se il prelievo fiscale venisse anche solo ridotto; non certo abbassato ai livelli di Nidvaldo, il cantone più conveniente di tutta la Svizzera per chi fa impresa. «In Ticino invece non puoi farla, se sei ticinese. Noi lavoriamo nel mondo e saremmo ben felici di aiutare il Ticino, ma il Ticino deve aiutare noi, non solo le aziende estere che hanno intenzione di insediarsi».

160mila franchi di guadagno, 145mila di tasse - Nessun trattamento di favore, nessuna pretesa; solo un po' più di buon senso, finalmente. Spiega con un esempio:  «Mettiamo il caso di un imprenditore che detiene 100% del capitale della sua start up di successo, al quinto anno di esistenza, non quotata in borsa, capitale sociale 100mila franchi. Utile di due milioni e mezzo negli ultimi due anni. Nella dichiarazione di imposta, deve indicare tutto, comprese le azioni della società, il suo "valore fiscale". Il patrimonio personale della persona privata arriva così, grazie a un complesso calcolo, a 15 milioni. Ebbene, con le aliquote che ci sono in Ticino l'imprenditore, che vanta un ottimo salario da 160mila franchi l'anno, si trova a dover pagare 40mila franchi di imposte sul reddito, e va bene perché ne ha guadagnati 160mila. Ma poi dovrebbe sborsarne altri 1005mila di patrimoniale, sommando il 3,5 per mille a livello cantonale e il 3,5 per mille in un comune con moltiplicatore al 100%. Fanno 145mila franchi di imposte, per un reddito da 160mila. Come si fa?».

«Pensare che potremmo essere una Silicon Valley» - Un problema tutto, o soprattutto, del Ticino, dove le aliquote fanno lievitare cifre che, altrove, si dimezzerebbero e anche di più: «Ecco, questo è il problema. Non si può fare azienda in Ticino perché noi imprenditori non possiamo viverci. A meno che le nostre aziende si barcamenino fra la vita e la morte, nella mediocrità. Allora va bene. Ma la Silicon Valley non deve esistere solo là, in America. Potrebbe essere anche qui. A queste condizioni, però, aziende di successo non ce ne saranno mai. Io avrò pagato già due milioni di tasse. Ho portato ricchezza in Svizzera. Ma ho dovuto lasciare la mia famiglia, i miei amici, la mia terra. L'ho scelto io? No, sono stato costretto. Io sono felice di pagare, se ho i soldi. Ma le azioni non sono uno strumento finanziario. Servono a pianificare un'attività, a dirigerla. Non sono una ricchezza di cui disponi. La ricchezza, per un'impresa, non è qualcosa di statico: si usa per lavorare». 

L'altro enorme cruccio, la viabilità. «Ci tagliamo fuori dal mondo» - Davanti a questo, sfigura anche «l'altro grosso problema del Ticino: la viabilità. La paralisi sulle strade ci taglia fuori dal mondo. Per un imprenditore come me, le distanze non sono distanze. Adesso sei qui, fra due ore sei in un'altra parte del mondo. Lo spostamento fa parte del mestiere. Così com'è strutturato, il ticino è destinato a perderli tutti, quelli come me». 

Quel «fisco mostruoso» che manda via i nostri ragazzi - Una colpa, forse, da parte di una politica che «è incapace di scelte coraggiose»; ma soprattutto un rischio, perché «sono finiti i tempi in cui le grandi società bancarie pagavamo le tasse per tutti. La ripresa economica deve passare dagli imprenditori. Abbiamo università, ragazzi intelligenti e volenterosi. Ma anche carichi fiscali mostruosi che alla fine li mandano via».

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COMMENTI
 

samarcanda 6 anni fa su tio
Ma dove finiscono tutti questi soldi?

Equalizer 6 anni fa su tio
Comuni Mortali, leggete lo scritto di Bobo Colombari in questo blog e capirete perché quelli che devono pagare le tasse in Ticino non le pagano, pure restando nella legalità.

Esse 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
A patti chiari direbbero: ...quando l'immorale diventa legale .-)

Roki 6 anni fa su tio
Confermo. Se detieni le azioni della tua ditta che va bene ti martellano di tasse. Le ditte e gli azionisti in Ticino stanno bene fiscalmente se non generano profitti.

pillola rossa 6 anni fa su tio
millecinquemila :-D

Bandito976 6 anni fa su tio
Avere una ditta vuol dire dare da mangiare alle varie lobby, tasse, assicurazioni, associazioni, ecc. Quindi quello che si guadagna va tutto in spese. Ormai questo cantone é finito e si perderanno ulteriori posti di lavoro.

Equalizer 6 anni fa su tio
L'ultima trovata del fisco ticinese è quella di dare un valore diverso di quello reale alle quote Sagl, mi spiego, ora a Bellinzona in base al reddito della tua ditta attribuiscono un valore alle tue quote (nelle sagl di regola 20 x 1000) quindi se la tua ditta va bene la tua quota di 1000 per incanto a Bellinzona può valere 15'000, 20'000 o 50'000 e di conseguenza la tassazione. Altro che aiuto alla piccola, media imprenditoria. Smettetela di fare regali a chi viene da fuori, così non bisogna dissanguare i locali.

roma 6 anni fa su tio
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elvicity 6 anni fa su tio
Questo signore ha pienamente ragione. meditate gente (=politici)

Norvegianviking 6 anni fa su tio
Cara Laura non generalizziamo. Ti posso assicurare che la feccia nella mia azienda è, ahimè, spesso quella autoctona. Chi viene da "fuori" è referenziato e con ottimi curriculum, gente difficile da trovare in loco. Per cui...

francox 6 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Oramai non vi crede più nessuno, questa è la scusa che prendono molti imprenditori che "risparmiano" non assumendo i locali. Non sarà perchè uno stipendio da 4000 fr per un non residente corrisponde a quattro volte quello he percepirebbe nel suo paese? Quindi come se un operaio ticinese lavorasse per 20000 franchi al mese! Per quella cifra è scontato accettare il lavoro senza retribuzioni per gli straordinari o qualsiasi altra condizione anomala. Cosa non possibile per chi deve vivere in Svizzera ma chiaramente ben accetta da chi deve pagare i salari. Ovvio ch per quella cifra ci starebbe anche un bel massaggino alle cervicali del capo...

Norvegianviking 6 anni fa su tio
Risposta a francox
Voi chi? Io sono dei "tuoi". Dico solo che spesso è facile generalizzaee e usare questo come scusa.

Fran 6 anni fa su tio
I nst ragazzi studiano oltre Gottardo con le borse di studio del Ticino. Con il master, dottorato restano su a lavorare a salari dignitosi. Il Ticino non da prospettive. Il Ticino é stato cavalcato nella desolazione dai politici.

francox 6 anni fa su tio
Risposta a Fran
questa è la verità!
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