A sostenerlo è S&P, che prevede innanzitutto un ridimensionamento del programma a settembre
MILANO - La Banca centrale europea (Bce) non aumenterà il suo tasso di riferimento prima della seconda metà del 2019, mentre il programma di acquisti del quantitative easing sarà ridimensionato a settembre con l'obiettivo di porre fine al programma all'inizio del prossimo anno. È la previsione del capo economista di S&P Area Emea Jean-Michel Six.
In una conferenza stampa a Milano - riferisce Bloomberg - Six ha anche parlato dei tassi di cambio e ha detto che per quest'anno vede un dollaro più debole a causa del disavanzo delle partite correnti e dell'incertezza politica negli Stati Uniti che ha offuscato l'effetto di stimolo della politica di Trump.