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L’ente che vigila sulle pubblicità ha definito la campagna dell’azienda Goodwin Smith «sessista e degradante»
LONDRA - «La donna è trattata come un oggetto. Questa pubblicità è sessualmente allusiva e degradante per il genere femminile: sessista». Con questa spiegazione l’ente che vigila sulle pubblicità in Gran Bretagna ha bloccato la campagna dell’azienda Goodwin Smith, marchio di scarpe con sede a Stacksteads.
Diverse sono state le segnalazioni da parte di semplici cittadini. Il dito è stato puntato su tutte le immagini in cui le modelle appaiono semi nude, coperte solo dalle scarpe. Lo slogan recita: «Fancy a pair?», ovvero «Ne vuoi un paio?».
All’accusa da parte dell’Asa è quella di aver proposto una donna-oggetto. L'azienda ha risposto che la campagna non aveva ovviamente l’obiettivo di denigrare la donna e che era un prodotto di fantasia. Ma viene spontaneo chiedersi: per pubblicizzare delle scarpe è necessario lanciare soldi in faccia a una donna semi nuda?
