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CANTONE«Siate coraggiosi, rompete con i vecchi "modi di fare"»

16.11.17 - 11:00
L'Industry leader di Google Svizzera spiega perché le nostre aziende hanno bisogno di loro. E lancia AdWords Express, strumento che le aiuterà a incrementare i clienti
Keystone
«Siate coraggiosi, rompete con i vecchi "modi di fare"»
L'Industry leader di Google Svizzera spiega perché le nostre aziende hanno bisogno di loro. E lancia AdWords Express, strumento che le aiuterà a incrementare i clienti

LUGANO - Un anno dopo la prima volta, era fine settembre 2016, Google è di nuovo in Ticino: per insegnare alle aziende "come si fa". Una giornata di formazione digitale rivolta alle piccole e medie imprese locali, affinché possano «promuovere la propria attività e far crescere il business mediante il marketing online».

Gregor Doser, Industry leader di Google Svizzera, in un anno qualcosa niente è cambiato? Perché tornare?

«L'interesse delle pmi ticinesi è alto, la necessità di acquisire know how in ambito digitale è urgente. Il 21 novembre, in occasione della "Giornata digitale" organizzata da DigitalSwitzerland, saremo presenti non solo all'auditorium Ubs a Manno, ma anche alla stazione di Lugano con attività nell'ambiito del coding e dei viaggi virtuali».

Per insegnarci che cosa?

«Parleremo di Youtube, di come si è sviluppato in Svizzera e perché, come usarlo e combinarlo con Search. Ci soffermeremo anche sui futuri trend mobile».

Perché abbiamo bisogno di Google?

«Oggi ogni business, piccolo o grande che sia, ha bisogno del digitale se vuole crescere. E Google vuole promuovere la crescita. Giusto nelle scorse ore abbiamo annunciato il lancio di AdWords Express, uno strumento che dovrebbe aiutare le piccole e medie imprese in Ticino a trovare nuovi clienti in modo più semplice, attraverso un sistema di pubblicità di prodotti e servizi su Google, dove la gente va a cercare ciò che desidera. Prima di procedere a un qualsiasi acquisto di prodotti o servizi, oltre la metà dei consumatori effettua una ricerca online e il 61% cerca informazioni sulle attività commerciali locali».

Le istituzioni latitano?

«Nessuna critica a politica o scuole. Meglio essere propositivi». 

È vero che il Ticino è una realtà più difficile di altre?

«Le aziende ticinesi sono aperte all'innovazione. Il consiglio che rivolgo loro è però quello di provare a rompere con i vecchi modi di fare business, di rischiare e fare cose nuove. Sarebbe bene investire di più sulle competenze digitali del personale. Molti imprenditori capiscono l'enorme potenziale del web solo quando cominciano a usarlo». 

A che cosa allude?

«L'attenzione di ogni azienda dovrebbe essere incentrata sull'esperienza del cliente. I consumatori svizzeri sono molto avanti in questo campo. Nel confronto globale, la Svizzera è leader nella penetrazione internet, che raggiunge il 91% delle famiglie svizzere, dato Ufficio federale di statistica. Significa che i consumatori svizzeri sono pronti per la digitalizzazione: una risorsa per le aziende, che così possono attrarre nuovi clienti, e per la gente, che può usufruire di un servizio migliore e davvero misurato sulle sue esigenze effettive, più facilmente comprensibili grazie al web. È vero, in molti settori il canale digitale non può sostituire completamente il contatto personale, ma può completarlo e offrire valore aggiunto». 

Investire costa: spesso questo è il freno. Sicuro che porti sempre qualcosa in cambio?

«Certe industrie, come quelle legate a viaggi e turismo, che hanno sperimentato la digitalizzazione prima di altre stanno raccogliendo ottimi frutti. Oggi la gente acquista voli, hotel o pacchetti vacanza su internet. Ma in tanti altri settori la gente vuole comprare online. La cosa importante è esserci: essere presenti con un sito, possibilmente ottimizzato per il consumo mobile. Per accogliere il cliente quando arriverà».

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